La nuova policy mira ad allineare i finanziamenti agli obiettivi climatici ma non promette di smettere di finanziare i combustibili fossili
La nuova policy della Banca Mondiale sui cambiamenti climatici? Si impegna a prendere decisioni di finanziamento in linea con gli sforzi per limitare il riscaldamento globale, ma non promette di fermare il finanziamento dei combustibili fossili. È quanto emerge da una bozza di documenti visionata da Reuters secondo quanto riportato da Al Jazeera.
COSA FARÀ LA BANCA MONDIALE
La Banca Mondiale, il più grande fornitore di finanziamenti per il clima ai paesi in via di sviluppo, sta finalizzando un nuovo piano d’azione quinquennale per il clima in linea con lo slancio politico nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in altri paesi per porre fine al finanziamento pubblico dei progetti di combustibili fossili ad alte emissioni.
In una presentazione interna che delinea il nuovo piano climatico della Banca mondiale, visionata da Reuters e che dovrebbe essere discusso dal consiglio di amministrazione la banca si impegna ad “allineare i suoi flussi di finanziamento con gli obiettivi dell’accordo di Parigi” entro luglio 2023.
UNA MEDIA DEL 35% LEGATA AL CLIMA
Le organizzazioni consorelle della banca, International Finance Corporation e Multilateral Investment Guarantee Agency, allineeranno l’85% del loro finanziamento diretto all’accordo di Parigi entro luglio 2023 e il 100% entro luglio 2025, afferma la presentazione.
La presentazione ribadisce l’impegno assunto dalla banca a dicembre affinché una media del 35% dei suoi finanziamenti sia legata al clima nei prossimi cinque anni rispetto al 26% degli ultimi cinque anni.
La banca e le altre organizzazioni consorelle hanno superato il loro obiettivo negli ultimi tre anni di aumentare i finanziamenti per il clima al 28% entro il 2020, spendendo 21,4 miliardi di dollari in finanziamenti per il clima lo scorso anno, afferma la presentazione.