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Iran

La produzione petrolifera iraniana a 6,5 mln di barili al giorno senza sanzioni Usa

Gi analisti che affermano che le parti potrebbero raggiungere risultati concreti prima delle elezioni presidenziali nella Repubblica islamica previste per il 18 giugno.

L’Iran potrebbe aumentare la sua produzione di petrolio fino a un massimo di 6,5 milioni di barili al giorno (b/g), quando le sanzioni degli Stati Uniti saranno terminate. Lo ha riferito il ministro del Petrolio iraniano Bijan Zanganeh secondo quanto riferito da Reuters.

6 MLN DI BARILI AL GIORNO IN IRAN NON SI POMPANO DAGLI ANNI ‘70

L’Iran attualmente pompa circa 2,5 milioni di barili al giorno e l’ultima volta che ha prodotto quantità di petrolio vicine ai 6 milioni di barili al giorno è stato nei primi anni ’70.

“Il prossimo governo iraniano dovrebbe dare la massima priorità all’aumento della produzione di petrolio a 6,5 milioni di barili al giorno”, ha detto Zanganeh lunedì a Teheran, secondo quanto riportato da Bloomberg. Secondo il ministro, una maggiore produzione di petrolio darà anche all’Iran più peso politico.

ATTUALMENTE L’EXPORT È VERSO LA CINA

L’Iran attualmente esporta parte del suo petrolio, principalmente in Cina, a dispetto delle sanzioni statunitensi, ma si sta preparando ad aumentare tali esportazioni a 2,5 milioni di barili al giorno una volta revocate le sanzioni.

Continuano intanto colloqui a Vienna sul ritorno dell’Iran e degli Stati Uniti al cosiddetto accordo nucleare, con gli analisti che affermano che le parti potrebbero raggiungere risultati concreti prima delle elezioni presidenziali nella Repubblica islamica previste per il 18 giugno.

Se i colloqui in corso si tradurranno in un accordo, sarà non prima di agosto che i barili iraniani arriveranno sul mercato senza sanzioni americane, ha detto a Bloomberg Television la scorsa settimana Amrita Sen, capo della ricerca presso Energy Aspects.

L’ITER DI UN EVENTUALE ACCORDO

Anche l’accordo verrà annunciato già questa settimana, infatti, ci vorranno almeno altri due mesi prima che il petrolio iraniano inizi a fluire sul mercato con la benedizione degli Stati Uniti. Questo perché l’amministrazione Biden probabilmente invierà l’intesa al Congresso, che ha 60 giorni per esaminarlo. L’amministrazione potrebbe, in teoria, ignorare la revisione del Congresso, ma gli analisti di Energy Aspects non pensano che ciò accadrà, ha aggiunto Sen.

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