Da ottobre le bollette del gas saranno mensili, ma non tutti sono d’accordo. Cosa dicono le associazioni dei consumatori sul nuovo metodo di calcolo annunciato da Arera
Le bollette del gas, dal mese di ottobre saranno mensili. Ad annunciarlo, in una nota nei giorni scorsi, è stata Arera – l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente – che ha stabilito il nuovo metodo di calcolo per l’aggiornamento delle tariffe e la mancanza di disponibilità di gas in Italia per la stagione invernale. Da ottobre, infatti, il costo della materia non sarà più calcolato ogni trimestre, ma mensilmente.
A giudicare errate le decisioni prese dell’Autorità in tema di energia vi sono, però, le associazioni dei consumatoti – Codacons, Assoutenti, Consumerismo No Profit – che dissentono dal nuovo metodo di calcolo annunciato da Arera. L’Unione Nazionale dei Consumatori, che invece aveva richiesto ad Arera di adottare tale misura, a seguito delle dichiarazioni rilasciate da Besseghini (presidente di Arera) su una possibile variazione estremamente rilevante per i consumatori, richiede l’intervento immediato del Governo.
CODACONS: BOLLETTE MENSILI SONO INGANNO PER ITALIANI
Il Codacons, per bloccare tutti gli atti di Arera che autorizzano le società ad inviare le fatture con cadenza mensile ai propri clienti, sta preparando un ricorso al Tar della Lombardia. Secondo quanto riporta l’associazione in una nota, il passaggio dalle bollette bimestrali del gas alle bollette mensili rappresenta un “inganno” per i consumatori italiani. Inoltre, tale misura non produrrà alcun effetto positivo sul fronte dei costi dell’energia e farà perdere alle famiglie la reale percezione della spesa sostenuta, andando solo a beneficio delle società fornitrici alle quali sarà garantita liquidità.
Si tratta a tutti gli effetti di una sconfitta per i consumatori italiani, e non a caso tutte le associazioni degli utenti sono intervenute per criticare il cambiamento annunciato da Arera – spiega nella il Codacons – La bolletta mensile non determinerà risparmi per le famiglie, modificando solo la periodicità delle fatture ma non la spesa sostenuta per il gas, che resterà a livelli elevati: un fatto tanto semplice ed elementare quanto incontrovertibile. Al contrario le società fornitrici dovranno sostenere maggiori costi per l’emissione e l’invio elle bollette (spedizioni, carta, imbustamento, ecc.) che saranno scaricati sui consumatori finali. Non solo: la bolletta mensile, cambiando la periodicità cui erano abituate le famiglie, farà perdere agli utenti la reale percezione dei consumi e della spesa sostenuta. Una misura che rappresenta una “sconfitta” per i consumatori italiani, tesa a favorire unicamente le società fornitrici di gas garantendo loro liquidità, e contro la quale il Codacons sta preparando un ricorso al Tar della Lombardia.
Ma, secondo il Codacons, i pericoli per i consumatori non sono finiti: la decisione di Arera – già impugnata dall’associazione al Tar Lombardia – di scegliere da ottobre il mercato Psv per la determinazione delle tariffe del gas, potrebbe comportare un esborso aggiuntivo tra i +450 e i +500 euro annui a famiglia solo per la spesa gas. In base ai dati forniti dalle società specializzate, infatti, nei primi 8 mesi del 2022 il prezzo mensile del Psv italiano sarebbe stato per ben 6 volte superiore al prezzo mensile del Ttf – denuncia nella nota il Codacons – In particolare ad agosto il prezzo Psv del gas risulterebbe in media superiore del 5% rispetto al Ttf, a luglio dello 0,7%, a maggio dello 0,5%, ad aprile dell’8%, a marzo dell’1% e a gennaio del 2,8%. Questo significa che il parametro scelto da Arera per la definizione delle tariffe del gas potrebbe essere più elevato rispetto a quello finora utilizzato.
ASSOUTENTI: BOLLETTE SCHIZZERANNO ALLE STELLE
Anche Assoutenti, in una nota, critica la decisione di Arera in tema di tariffe gas e annuncia la stangata che attende gli italiani. L’incidente che ha colpito due linee del Nord Stream nel mar Baltico, il nuovo metodo di calcolo scelto da Arera per l’aggiornamento delle tariffe e la mancanza di disponibilità di gas in Italia per la stagione invernale – secondo quanto afferma nella nota l’associazione – rischiano di far schizzare alle stelle le bollette degli italiani, con nuovi inevitabili rincari che si susseguiranno fino a dicembre.
“L’incidente al gasdotto ha fatto schizzare in alto il prezzo del gas proprio a ridosso degli aggiornamenti tariffari che saranno disposti da Arera con un nuovo metodo di calcolo che, essendo mensile e non più trimestrale e basandosi sul mercato Psv, espone gli utenti ad una maggiore volatilità dei prezzi e quindi al rischio di ulteriori rincari – spiega in una nota il presidente Furio Truzzi – A tutto ciò si aggiunge l’incognita delle risorse, con le disponibilità di gas che in Italia potrebbero non essere sufficienti ad affrontare la stagione invernale, considerato che mancano all’appello ancora circa 15 miliardi di metri cubi indispensabili a garantire il fabbisogno nazionale”.
“Una situazione esplosiva che porterà ad una abnorme crescita delle bollette degli italiani: solo nei primi 9 mesi del 2022 i rincari delle tariffe hanno portato la bolletta media del gas a raggiungere quota 1.516 euro a famiglia, con un aumento di spesa del +93% sul 2020. Di certo cambiare la frequenza delle fatture inviandole mensilmente come disposto da Arera non apporterà alcun contributo alla lotta al caro-energia”, aggiunge Truzzi. “Siamo preoccupati dall’omertà del Governo che finora non ha detto agli italiani quanto gas effettivamente è disponibile nel nostro paese e a che prezzo lo hanno comprato i grandi player (Enel, Eni, Edison, ecc.) alcuni dei quali hanno vertici decisi dal Ministero dell’economia” – conclude il presidente di Assoutenti.
CONSUMERISMO NO PROFIT: ARERA FACCIA PASSO INDIETRO
Consumerismo No profit, invece, in una nota afferma che su bollette mensili e calcolo delle tariffe del gas Arera deve fare un passo indietro, garantendo gli interessi degli utenti e non quelli delle società energetiche.
“Riformare le cadenze della fatturazione, cambiare il mercato di riferimento del gas e aggiornare le tariffe mensilmente danneggia i consumatori, esponendoli al rischio di oscillazioni improvvise dei prezzi come accaduto in questi giorni con il caso Nord Stream, avvantaggiando unicamente gli operatori dell’energia, che potranno assicurarsi le forniture e ottenere maggiori flussi di liquidità sulle spalle degli utenti – spiega in una nota il presidente Luigi Gabriele – Siamo purtroppo molto critici verso Arera, che in tutti questi mesi è stata completamente assente nella difesa dei consumatori e degli interessi nazionali, al punto che per calmierare i prezzi è dovuto intervenire il Governo con 50 miliardi di euro sottratti a servizi come la scuola e la sanità”.
“In vista della stangata invernale sull’energia che attende le famiglie, inviare le bollette ogni mese non serve assolutamente a nulla e non alleggerisce la spesa degli italiani: Arera può però operare in favore della trasparenza, ripristinando in bolletta l’indicazione sul costo del kWh e del metro cubo di gas, ingiustamente fatta sparire dalle fatture, ed eliminando la tariffa progressiva, perché i consumatori devono essere incentivati a ridurre i consumi e non viceversa”, conclude il presidente di Consumerismo No profit.
UNC: STANGATA IN ARRIVO. GOVERNO INTERVENGA
Di tutt’altro avviso l’allarme lanciato da Unione nazionale consumatori: “La denuncia di questa mattina del presidente di Arera, Besseghini, che andremo incontro a una variazione estremamente rilevante per i consumatori, richiede che il Governo, che si riunisce oggi, intervenga nuovamente sul caro bollette” afferma, in una nota, Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori. “Che quanto stanziato dal Governo sia insufficiente, lo denunciamo da luglio, soprattutto dopo che Arera nella segnalazione ufficiale a Governo e Parlamento del 29 luglio 2022, prima ancora dei record del mercato di Amsterdam di agosto, segnalava il possibile raddoppio delle bollette del gas”, prosegue Vignola.
“Per fortuna i consumatori, grazie alla nostra proposta di consentire fatture mensili, proposta che nulla ha a che vedere con la scelta dell’indice di riferimento, Ttf o Psv, potranno sapere prima a quanto ammonterà la stangata, scoprendolo a novembre invece che a dicembre. In tal modo, non solo saranno aiutate le famiglie che devono aspettare l’arrivo dello stipendio per poter pagar le bollette, ma, sapendo con un mese di anticipo quanto gli sta costando il gas dopo le ultime turbolenze, potranno intervenire prima per porvi rimedio, ad esempio riducendo i consumi”, conclude Vignola.