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Nucleare

Le mani della Russia sul potenziale energetico africano

Il nucleare russo, il bisogno di risorse e la sete di elettricità del Continente sono un mix di fattori che stanno accrescendo il potere di Mosca in Africa

Da un lato c’è l’Africa con il suo enorme potenziale economico non sfruttato: il continente possiede importanti giacimenti minerari ed energetici, una popolazione giovane e in crescita e un settore energetico sottosviluppato che ha disperatamente bisogno di investimenti. Circa 640 milioni di persone, ovvero due terzi dell’intera popolazione, non hanno accesso all’elettricità. Secondo la Banca africana di sviluppo, la povertà energetica riduce la crescita del pil del 4% all’anno. Dall’altro lato c’è un paese, la Russia, che ha un’industria energetica in piena espansione in tutti i settori: gas, petrolio ed energia nucleare. Tanto che la sua azienda leader in quest’ultimo settore, Rosatom, ha in pancia un portafoglio ordini per 300 miliardi di dollari, pari a 34 reattori in 12 paesi.

GLI OCCHI DI MOSCA SULL’AFRICA

Dopo aver fatto incetta di contratti in Asia e nei paesi dell’est Europa, Mosca ha messo gli occhi sull’Africa dove la maggior parte degli Stati ha già raggiunto un accordo con il Cremlino o lo sta prendendo in considerazione. Attualmente, solo il Sudafrica gestisce una centrale nucleare commerciale con piani di espansione della capacità. Altri dieci Stati sono in diverse fasi di pianificazione e negoziati, tra cui Algeria, Egitto, Ghana, Kenya, Namibia, Nigeria, Tanzania, Tunisia, Uganda e Zambia.

POVERTÀ ENERGETICA, LIMITAZIONI TECNICHE E GEOGRAFICHE E URBANIZZAZIONE VELOCE STA METTENDO PRESSIONE ALL’AFRICA

La povertà energetica è un problema significativo nel continente africano. La mancanza di accesso a una fonte di energia affidabile e accessibile è un grave ostacolo allo sviluppo economico. Sebbene i costi delle rinnovabili siano diminuiti significativamente nel corso degli anni, le limitazioni tecniche e geografiche impediscono la rapida diffusione dell’energia solare ed eolica. Inoltre, l’Africa si sta urbanizzando molto più rapidamente rispetto al resto del mondo, dove le città si stanno espandendo a un ritmo dell’8% ogni anno rispetto al 2% a livello globale: un aspetto che mette ancora più pressione sui sistemi energetici esistenti.

LA FORMULA ‘CHIAVI IN MANO’ RUSSA

L’accordo con la Russia è particolarmente interessante per i paesi che non dispongono di un know-how nucleare grazie alle modalità di offerta globale di Mosca in materia di finanziamento, costruzione e gestione degli impianti. Attualmente, Rosatom sta sperimentando un contratto noto come “build-own-operate”, in base al quale la proprietà dell’impianto rimane in mani russe mentre l’energia viene venduta al paese ospitante. Questo nuovo tipo di contratto si rivolge a diversi Stati africani che non hanno i mezzi per finanziare la costruzione del reattore. In alcuni casi, le risorse minerarie dei paesi ospitanti possono fungere da garanzia, sulla scia dell’accordo “armi per il platino” già sperimentato da Mosca con lo Zimbabwe per un valore di 3 miliardi di dollari.

MOSCA SI OCCUPA ANCHE DELLO STOCCAGGIO DELLE SCORIE

L’accordo con la Russia è interessante anche per i paesi che non dispongono delle infrastrutture necessarie per lo stoccaggio delle scorie nucleari visto che Mosca riprende con sé anche il combustibile nucleare utilizzato. Questo è importante dal punto di vista della sicurezza, perché potrebbe alleviare le preoccupazioni relative alla produzione di armi attraverso il ritrattamento del plutonio o le minacce da parte di attori non governativi.

LA STRATEGIA DELLA DIPLOMAZIA RUSSA

Mosca sta utilizzando di fatto anche in Africa, la strategia di successo messa in campo in Medio Oriente, fatta di diplomazia, energia e sicurezza. Il Cremlino si è presentato come un mediatore “pulito” e onesto, privo del background coloniale della maggior parte dei paesi occidentali. La relativa instabilità dell’Africa e il bisogno di energia a basso costo la rendono, inoltre, una buona partner per la Russia, che sta cercando di espandere la sua presenza globale e di trovare nuovi mercati per industrie strategiche come quella energetica.

LE SANZIONI OCCIDENTALI HANNO APERTO LA RUSSIA AL MONDO

Dal punto di vista di Mosca, le sanzioni e il deterioramento delle relazioni con l’Occidente hanno aumentato la necessità russa di migliorare le relazioni con altre parti del mondo. L’Africa non è una nuova frontiera per il Cremlino, che ha mantenuto contatti diplomatici e militari con il continente durante la guerra fredda per controbilanciare gli Stati Uniti. Questa volta, tuttavia, Mosca non è guidata dall’ideologia ma dalla necessità di aumentare l’influenza e la sua posizione di potenza globale.

MOSCA LEADER MONDIALE DELLA TECNOLOGIA NUCLEARE

nucleare FranciaL’energia nucleare è un’opzione ovvia, poiché la Russia è leader mondiale nella tecnologia di fissione dell’atomo. Il paese lavora il 7 per cento della produzione mondiale di uranio, il 20 per cento della conversione dell’uranio, il 45 per cento dell’arricchimento dell’uranio e il 25 per cento delle attività globali di costruzione di centrali nucleari. Fornire la tecnologia necessaria all’Africa ha poi un altro scopo fondamentale e cioè aumentare l’influenza e le entrate per le casse dello Stato. Senza dimenticare che il continente è anche sede di alcuni dei più grandi giacimenti di uranio del mondo in Malawi, Niger e Sud Africa. L’accesso a queste risorse è essenziale se Mosca vuole mantenere la sua posizione a livello globale.

UNA VIA DA SEGUIRE O RISCHI INUTILI?

Secondo alcuni esperti, tuttavia, il coinvolgimento della Russia nel nucleare in paesi instabili potrebbe diventare una minaccia per la sicurezza globale a causa della debolezza delle istituzioni e dell’instabilità dei governi di quei paesi. In ogni caso la strategia nucleare di Mosca sarà testata dopo il completamento delle prime centrali nei paesi in via di sviluppo in Africa e in Asia. La durata di vita di questi impianti dura decenni e richiedono un approccio adeguato e completo per fornire a milioni di persone elettricità sicura e affidabile.

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