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Tesla

Le paure di Musk si avverano. I dazi cinesi affosseranno Tesla?

I dazi cinesi contro le auto made in Usa scatenano la tempesta perfetta che rischia di affossare ancora di più Tesla. La strategia di Elon Musk prevede di mantenere i prezzi bassi assorbendo i costi aggiuntivi. Una nuova tegola dopo un quarto trimestre con l’utile in calo del 71%. Che effetti avrà la guerra dei dazi su Tesla e sul costo delle auto elettriche?

La più grande paura di Elon Musk si è avverata. La Cina ha risposto alle sanzioni introdotte da Trump con dazi del 10% sull’import di auto e petrolio dagli Usa. Misure che si aggiungono all’aumento tariffario del 7,8% sulle importazioni di vetture Tesla prodotte a Shanghai recentemente introdotto dall’Ue. Una tempesta perfetta che rischia di affossare ancora di più Tesla, dopo che nel quarto trimestre l’utile netto è crollato del 71% rispetto allo stesso periodo del 2023.

DAZI, LE PAURE DI MUSK SI AVVERANO

Pochi giorni fa Elon Musk ha sottolineato il potenziale impatto dei dazi sulla redditività. Un avvertimento profetico. La casa automobilistica americana, ora, si trova accerchiata in mezzo alla guerra dei dazi scoppiata tra Ue, Usa e Cina e rischia di finire stretta nella morsa della battaglia commerciale. Donald Trump ha acceso la miccia introducendo dazi del 10% su tutte le importazioni cinesi.

Pechino ha risposto alle sanzioni di Donald Trump annunciando dazi del 15% su carbone e gas naturale liquefatto americano e del 10% su petrolio e alcune automobili. Nel frattempo, si è appellata all’Organizzazione mondiale del commercio accusando queste misura di avere “natura dolosa”.

LA RISPOSTA DELL’UE A TRUMP, TESLA DOPPIAMENTE PENALIZZATA?

L’Europa non abbandona la via della mediazione per evitare possibili dazi Usa. Intanto, però, studia un piano B per rispondere a tono. L’Ue mette sul piatto più acquisti di GNL e armi dagli Stati Uniti. Se Trump dovesse rifiutare l’offerta, nel mirino dell’Ue finirebbero Harley Davidson, pickup e suv americani. Ma la ritorsione dell’Unione Europea potrebbe investire in pieno anche Tesla, che rischia di subire restrizioni nell’accesso agli appalti pubblici.

“L’Ue si rammarica per la decisione degli Stati Uniti di imporre dazi su Canada, Messico e Cina”, ha detto un portavoce della Commissione, sottolineando che l’Europa “reagirà con fermezza se sarà presa di mira da dazi doganali ingiusti”.

Una battaglia commerciale che rischia di peggiorare ancora di più la situazione del produttore statunitense, protagonista di un quarto trimestre 2024 in calo rispetto all’anno precedente.

TESLA, IL PIANO DI MUSK

Il piano ufficiale del miliardario sudafricano per accelerare le vendite prevede di introdurre modelli di auto elettriche più economici nel 2025. Infatti, Tesla mira a mantenere i prezzi competitivi assorbendo, in parte, i costi aggiuntivi legati ai dazi per mantenere i prezzi competitivi. Tuttavia, se la concorrenza nel mercato delle auto elettriche continuerà ad essere feroce e la guerra dei dazi si intensificherà, il produttore americano potrebbe decidere di scaricare i costi aggiuntivi sui consumatori. Una cattiva notizia per la transizione elettrica dell’automotive, rallentata anche dai prezzi troppo elevati delle vetture a batteria.

Gli ultimi numeri non sono certo rassicuranti. Infatti, nel quarto trimestre 2024 il produttore americano ha fatto registrare un utile netto di 2,32 miliardi di dollari (-71%) quasi un quarto rispetto ai 7,93 miliardi dell’ultimo trimestre 2023. I ricavi sono saliti del 2% raggiungendo quota 25,17 miliardi $, 19,8 dei quali arriva dal settore automotive. L’utile operativo, invece, è sceso a 1,6 miliardi di dollari (-23%). La guerra dei dazi sta già facendo sentire i primi effetti sulle casse di Tesla. La strategia di adattamento di Musk avrà un ruolo determinante nella partita.

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