Numerose le norme che potrebbero modificare la manovra all’esame di Montecitorio per quanto riguarda energia e ambiente
Sono circa 550 gli emendamenti segnalati dai gruppi parlamentari nel primo giro di scure delle oltre 3000 proposte presentate per modificare la manovra alla Camera. Molte si occupano di energia e ambiente e tra queste figurano, ad esempio, proposte di agevolazioni fiscali per il risparmio energetico (“si considera ammessa ad agevolazione fiscale anche la parte di spesa a fronte della quale sia concesso altro contributo dalle regioni e dalle province autonome, a condizione che tale contributo sia cumulabile”) presentata dalla Lega che ha indicato anche una proposta per le detrazioni di interventi di efficientamento energetico anche “in aree o strutture non pertinenziali, anche di proprietà di terzi, diversi dagli immobili ove sono realizzati gli interventi” principali.
LE PROPOSTE SUL TELERISCALDAMENTO
Parecchie le proposte sul teleriscaldamento all’esame di Montecitorio: si va da quelle della Lega sull’inserimento del teleriscaldamento tra le fonti da considerare durante le misure di contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi a quelle di Liberi e Uguali, Europa Verde, Italia Viva e Pd che propongono un’aliquota IVA ridotta al 5 per cento come per il gas.
I CREDITI DI IMPOSTA SULLE RINNOVABILI
Gli M5s tra gli emendamenti segnalati propongono “un contributo sotto forma di credito d’imposta, nella misura dell’80 per cento dei costi sostenuti, a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente disposizione e fino al 31 dicembre 2023, per investimenti effettuati dai soggetti titolari di impianti azionati da fonti rinnovabili con potenza superiore a 20 kW, fino all’importo massimo complessivo cumulato di 25.000 euro, nel limite di spesa complessivo di 20 milioni di euro per l’anno 2023 e 50 milioni di euro per l’anno 2024”.
INTERMEDIARI PER FACILITARE LA LIQUIDITA’ DEI MERCATI SUL GAS
Mentre Fratelli d’Italia chiede che Mef e Mase procedano “alla individuazione di uno o più intermediari finanziari abilitati perché, nel rispetto della disciplina pertinente in tema di mercati finanziari, siano adottate pratiche tese a facilitare la liquidità e assicurare la fluidità dei mercati finanziari sui quali si determina il valore di riferimento del prezzo del gas anche attraverso esposizione in maniera continuativa di proposte impegnative di acquisto e vendita su quantità minime di titoli rappresentativi di forniture, ovvero attraverso ogni altra pratica consentita di mercato volta a garantire maggiore liquidità del mercato, consentendo di stabilizzare il prezzo in un contesto di alta volatilità”.
DAL PD LA RICHIESTA DI CREARE NUOVI FONDI
Propone invece diversi Fondi da costituire il Partito democratico “al fine di concorrere al raggiungimento, da parte dell’Unione europea, dell’obiettivo di emissioni zero entro l’anno 2050 e di promuovere l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia elettrica rinnovabile”. In particolare al Mef si chiede di costituire “un fondo rotativo di garanzia per il credito a tasso agevolato per la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili”; al Mase un Fondo denominato “Fondo di garanzia per la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili” con una dotazione di 20 milioni di euro per l’anno 2023, 25 milioni di euro per l’anno 2024, 30 milioni per il 2025 e 35 milioni per ciascuno degli anni dal 2026 al 2030; sempre al Mase un “Fondo Rinnovabili PMI”, con una dotazione pari a 300 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.
UN FONDO AL MEF PER LE MISURE MITIGATIVE E COMPENSATIVE DI PIOMBINO
Sempre il Pd propone “nell’ambito della realizzazione delle opere finalizzate all’incremento della capacità di rigassificazione nazionale mediante unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione da realizzare nell’area di Piombino”, di costituire un fondo al Mef per “finanziare l’adozione di misure mitigatrici e compensative”. Un Fondo con una dotazione pari a 716 milioni di euro per l’anno 2023. Vengono inoltre previste la creazione di una Zona logistica semplificata (ZLS) della regione Toscana, agevolazioni e la promozione di investimenti a favore di imprese locali e politiche attive del lavoro utili per la riqualificazione del polo industriale di Piombino, una riduzione pari al cinquanta per cento delle tariffe per la fornitura di energia elettrica e per la fornitura di gas naturale per imprese e popolazione residenti nel territorio dell’area di crisi industriale complessa di Piombino, e un fondo da 10 mln di euro per promuovere lo sviluppo di impianti alimentati da fonti rinnovabili di energia, da installare su terreni ed immobili siti nel comune di Piombino.
DAI 5 STELLE UN FONDO PER REALIZZARE LE COMUNITA’ ENERGETICHE RINNOVABILI
Gli M5s propongono poi un fondo per la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili con una dotazione di 15 milioni di euro per l’anno 2023, 20 milioni di euro per l’anno 2024, 25 milioni per il 2025 e 30 milioni per ciascuno degli anni dal 2025 al 2030.
Mentre la Lega sugli incentivi al Conto Energia prevede che i termini per la presentazione della comunicazione in cui il contribuente indica l’eventuale pendenza di giudizi aventi ad oggetto il recupero delle agevolazioni non spettanti in virtù del divieto di cumulo, siano riaperti fino al 30 giugno 2023.
EUROPA VERDE CHIEDE DI AGGIORNARE I CANONI ANNUI DEI PERMESSI DI PROSPEZIONE E RICERCA
Da Europa Verde arriva la proposta di aggiornamento dei canoni annui per i permessi di prospezione e ricerca le cui maggiori entrate dovranno essere interamente assegnate ad un fondo istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze denominato “Fondo emergenziale per i costi energetici”.
L’ACQUISTO DI ENERGIA COME ONERE PLURIENNALE
Il Sudtirel Volkspartei chiede invece una norma di interpretazione autentica del contributo straordinario contro il caro bollette affinché “il contributo ivi previsto, per le società a totale partecipazione pubblica, deve intendersi dovuto solo se le attività indicate al primo e al secondo periodo del comma 1 del medesimo articolo 37 sono svolte in via prevalente. Le predette attività si intendono svolte in via prevalente qualora le operazioni attive alle medesime afferenti e risultanti dalle Comunicazioni delle liquidazioni periodiche IVA riferite al periodo dal 1° ottobre 2021 al 30 aprile 2022, risultino di ammontare superiore al 50 per cento dell’ammontare delle operazioni attive complessivamente indicate nelle medesime comunicazioni. Le somme versate a qualsiasi titolo ai sensi del citato articolo 37 restano definitivamente acquisite e non sono rimborsabili”.
Sempre la medesima formazione politica ma anche il Pd chiedono che “il costo relativo all’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata rispettivamente nei periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2023, può essere qualificato come onere pluriennale ed essere iscritto nell’attivo del bilancio di esercizio ed è ammortizzabile in dieci quote annuali di pari importo”.
Italia Viva propone la possibilità di affidare a soggetti esterni l’incarico di responsabile del procedimento per quanto riguarda i progetti del Pnrr.
DA FORZA ITALIA LA RICHIESTA DI RISORSE PER LA RICONVERSIONE DI CERANO, BRINDISI E CIVITAVECCHIA
Forza Italia propone invece di stanziare “10 milioni di euro per l’anno 2023 e 20 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 per i programmi di risanamento e di riconversione delle centrali a carbone di Cerano a Brindisi e di Torrevaldaliga Nord a Civitavecchia”.
I PENTASTELLATI CHIEDONO CHE ARERA POSSA SOSPENDERE I PAGAMENTI DELLE FATTURE ENERGETICHE PER CHI È IN DIFFICOLTA’
Dai pentastellati arriva anche la proposta di introdurre provvedimenti tramite Arera “per la sospensione temporanea, per un periodo non superiore a 6 mesi a decorrere dal 1° gennaio 2023 dei termini di pagamento delle fatture emesse o da emettere nello stesso periodo, anche in relazione al servizio erogato a clienti forniti sul mercato libero, per le PMI che dichiarino di versare in situazione di obiettiva difficoltà”.
IL RAFFORZAMENTO DEL FONDO ITALIANO PER IL CLIMA
Lega e Fratelli d’Italia hanno invece segnalato emendamenti per rafforzare il Fondo italiano per il clima rendendolo in particolare impignorabile e destinate alla stipula di strumenti finanziari derivati.
BIOMASSE, AUTOMOTIVE E TORINO-LIONE
Da segnalare anche un rafforzamento dei fondi del Centro italiano di ricerca per l’Automotive (M5s), detrazioni delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio, riqualificazione energetica degli edifici, colonnine di ricarica di veicoli elettrici e abbattimento delle barriere architettoniche) (M5s), la possibilità di raccogliere legnami in fiumi e torrenti per promuovere la produzione di energia dalla biomassa legnosa e l’autoconsumo, nonché per prevenire il dissesto idrogeologico nelle aree interne (Lega) agevolazioni alle imprese a forte consumo di energia elettrica “al fine di incentivare la transizione energetica delle flotte adibite al trasporto pubblico locale e regionale, anche ferroviario” (Italia Viva) e l’esenzione dell’Imu per gli immobili soggetti alle procedure di esproprio sulla Torino-Lione (Italia Viva).
GLI ALTRI EMENDAMENTI
“Per assicurare il contributo al conseguimento degli obiettivi 2030 in materia di fonti rinnovabili e in materia di economia circolare (…) la energia elettrica prodotta dai nuovi impianti di produzione di energia elettrica (…) che siano entrati in esercizio successivamente all’entrata in vigore del presente provvedimento applicherà le misure di integrazione ai ricavi di cui all’articolo 5, comma 5, lettera h) del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199, con le specifiche modalità e condizioni di cui al comma 2”, prevede un altro emendamento di Forza Italia su misure di integrazione dei ricavi derivanti dalla vendita di energia elettrica per i nuovi impianti di produzione di energia elettrica da rifiuti”.
E ancora: dalla Lega arriva un emendamento per incrementare di 20 milioni di euro per l’anno 2023, 40 milioni di euro per l’anno 2024, 60 milioni di euro per l’anno 2025 e di 80 milioni di euro annui dal 2026 al 2035 i fondi per “accelerare gli interventi strategici necessari a ricondurre la situazione di inquinamento dell’aria”. Fratelli d’Italia incrementa di 5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2023 i fondi del Mase per “garantire l’effettiva copertura delle funzioni assegnate alle autorità di bacino distrettuali (…) con particolare riferimento alle attività per il contrasto al dissesto idrogeologico, alla difesa del suolo, all’utilizzazione delle acque e dei suoli, nonché dei pericoli di frane e smottamenti e per il corretto funzionamento dei loro organi”.
Gli M5s propongono una “rimodulazione dei sussidi ambientalmente dannosi” “con la riduzione “per l’anno 2023 nella misura almeno pari al 30 per cento ed al 40 per cento rispettivamente per gli anni 2024 e 2025, del 50 per cento per l’anno 2026 e del 100 per cento per l’anno 2030, delle spese fiscali per l’ambiente indicate nel catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi istituito presso il Ministero della transizione ecologica”.
Infine sempre la Lega propone di destinare le entrate degli enti locali aventi destinazione vincolata,in deroga ai vincoli di destinazione previsti, per “consentire ai comuni di affrontare l’eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici derivante dalla crisi internazionale in atto”.