Lunedì dovranno essere depositati dal ministero dell’Economia gli elenchi destinati alle assemblee di metà maggio.
“Sarà un susseguirsi di telefonate, contatti e discussioni durante il prossimo fine settimana. Saranno infatti le ultime ore per trattare sui nomi da inserire nelle liste con i candidati ai vertici di Eni, Enel, Poste, Leonardo, Terna e Enav”, scrive il Corriere della Sera, ricordando che da “lunedì dovranno essere depositati dal ministero dell’Economia gli elenchi destinati alle assemblee di metà maggio. All’interno della coalizione di governo dopo consulti e scontri si è arrivati a condividere almeno la modalità operativa per procedere alle nomine nelle aziende pubbliche (…) ossia l’idea che al Movimento spettino un paio di caselle di peso corrispondenti alla forza e al ruolo rivestiti all’interno dell’esecutivo”.
DONNARUMMA A TERNA, CONFERME PER DESCALZI E STARACE
“In sostanza Riccardo Fraccaro e Luigi Di Maio puntano sui nomi di Stefano Donnarumma e Giuseppe Giordo per destinarli alla guida rispettivamente di Terna e di Leonardo. (…) Nel Pd così come in Italia viva (a trattare per conto di Renzi è Maria Elena Boschi) e all’interno di Leu la scelta è di convergere sulla riconferma di Claudio Descalzi (Eni), Francesco Starace (Enel) e Matteo Del Fante (Poste). Restano in ballo tutte le presidenze, con Gianni De Gennaro accreditato per Eni e Lucia Calvosa in quota M55 per una presidenza rosa”, scrive ancora il Corsera.
Secondo il Sole 24 Ore “tra Pd e M5S non c’è ancora accordo su alcune delle caselle più importanti. Si discute in particolare sull’Eni anche se le possibilità di conferma dell’a.d. Claudio Descalzì sono aumentate. L’altra partita aperta è la guida di Leonardo. Per Enel e Poste probabile la conferma degli a.d. uscenti, Francesco Starace e Matteo Del Fante, mai messi in discussione. II M5S punta a ottenere la guida di Tema e Enav”
IPOTESI DI CONGELARE I CONSIGLI USCENTI MESSA DA PARTE
“L’ipotesi di congelare in blocco i consigli uscenti per un anno, ventilata nei giorni scorsi per l’emergenza Coronavirus, è stata messa da parte – ha aggiunto il quotidiano di Confindustria -. L’ipotesi sarebbe stata valutata dal premier, Giuseppe Conte. Ma è stata esclusa anche per il parere negativo di fonti autorevoli, tra cui, secondo indiscrezioni, l’ufficio legislativo di Palazzo Chigi e la Consob. Senza trascurare che c’è anche l’attenzione del Quirinale”.
DE GENNARO VERSO LA PRESIDENZA DI ENI
“All’Eni sono risalite le quotazioni dell’a.d in scadenza Claudio Descalzi, malgrado rimanga lo scetticismo del M55 per le vicende giudiziarie. Descalzi fu nominato dal governo Renzi nel 2014, dopo nove anni in cui aveva regnato Paolo Scaroni. Nessuno discute le competenze di Descalzi nel petrolio e gas. Tuttavia – si legge ancor sul Sole 24 Ore – il manager sta affrontando un processo per corruzione internazionale a Milano (presunto pagamento di una tangente di un miliardo e 92 milioni di dollari in Nigeria durante la gestione di Scaroni, quando Descalzi era d.g., tra gli imputati anche Giovanni Bisignani). (…) L’ipotesi di conferma di Descalzi sarebbe soggetta a condizione di una presidenza forte. Per questo potrebbe andare alla presidenza Eni l’ex capo della polizia e dei servizi segreti Gianni De Gennaro, che dal 3 luglio 2013 è presidente dell’ex Finmeccanica, ora Leonardo. (…) Un altro nome fatto per la presidenza Eni è quello dell’ex a.d. del gruppo, Franco Bemabè”.
A ENEL CONFERMA DEI VERTICI, A TERNA SI PARLA DI CAMERANO, DONNARUMMA O ARCURI
“Il governo è alla ricerca anche di candidature femminili a ruoli di presidente, visto l’ampio ricambio previsto soprattutto in queste caselle. All’Enel si profilala conferma di Patrizia Grieco, in tandem con l’a.d. Francesco Starace, entrambi nominati nel 2014 dal governo Renzi e confermati da Gentiloni nel 2017. (…) Per la guida di Terna, la società della rete di trasmissione elettrica, sono in gioco sia un candidato sostenuto dal Pd, Lucio Valerio Camerano, in uscita da A2A, sia un manager gradito al M5S, Stefano Donnarumma, a.d. di Acea. E circola anche il nome dì Domenico Arcuri, a.d. di Invitalia e commissario per il Coronavirus. È in uscita l’a.d. Luigi Ferraris, al quale si riconoscono risultati positivi e potrebbe ottenere un incarico in una non quotata”, ha concluso il quotidiano.