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Nord Stream

Nord Stream, UE indaga mentre la Russia respinge le accuse

Il ​​portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: “Era abbastanza prevedibile che alcuni avrebbero incolpato la Russia. Prevedibili, stupidi e assurdi”

Da lunedì sono in corso tre perdite di gas sui due gasdotti baltici russo-tedeschi. Nella giornata di ieri, infatti, il Nord Stream 2 prima e il Nord Stream 1 poi hanno registrato difficoltà di pressione che hanno di colpo azzerato la capacità dei tubi.

L’origine della perdita è a nord est dell’isola di Bornholm, in Danimarca, e sono in corso accertamenti. Un portavoce dell’Amministrazione marittima svedese ieri spiegava che “ci sono due perdite sul Nord Stream 1, una nella zona economica svedese e una nella zona economica danese. Sono molto vicine l’una all’altra”. Lunedì l’Amministrazione marittima svedese aveva chiesto di navigare a 5 miglia nautiche a sud-est, dopo che la perdita era finita nel Mar Baltico.

Mentre si cerca di capirne di più, la stampa tedesca ha avanzato l’ipotesi di sabotaggio russo che, , in termini di ricatti, non sarebbe lontana da quanto visto in queste settimane. Ad avanzare il sospetto è stato il Tagesspiegel di Berlino, confermando i problemi di lunedì sera e la forte perdita di pressione di tre delle quattro tubature dei gasdotti Nord Stream.

DANIMARCA: SERVIRA’ ALMENO UNA SETTIMANA PER INDAGARE

“C’è molto gas in uscita, l’esplosione è molto grande, e quindi ci vorrà del tempo, una settimana o due prima che le perdite possano essere indagate scendendo in profondità”. Lo afferma il ministro della Difesa danese Morten Bodskov, dopo il suo incontro con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. “Non è un incidente, è stato pianificato, e stiamo parlando di esplosioni molto grandi”, ha affermato aggiungendo che “la Russia ha una presenza militare significativa nella regione del Mar Baltico e ci aspettiamo che continui a lanciare sciabolate”.

PESKOV: STUPIDO E ASSURDO SOSPETTARE DELLA RUSSIA

Per il Cremlino è “stupido e assurdo” sospettare che la Russia sia dietro le massicce perdite rilevate dopo le esplosioni che hanno colpito i gasdotti Nord Stream. Era abbastanza prevedibile che alcuni avrebbero incolpato la Russia”, ha detto ai giornalisti il ​​portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Prevedibili, stupidi e assurdi”, ha aggiunto, dicendo che le perdite che interessano il Nord Stream 1 e 2 sono state “problematiche” per Mosca, perché il gas russo che fuoriesce “è molto costoso”.

GRUSHKO: RUSSIA PRONTA A INDAGINI CONGIUNTE

La Russia è pronta a prendere in considerazione eventuali richieste di un’indagine congiunta sulle cause degli incidenti ai gasdotti Nord Stream 1 e 2. Lo ha dichiarato il viceministro degli Esteri russo, Aleksandr Grushko. “Se ci sono appelli, li prenderemo in considerazione. Per quanto ne so, non ce ne sono stati”, ha affermato. Come ha riferito l’agenzia di stampa “Ria Novosti”, alla domanda sulla possibile cooperazione della Federazione Russa con i Paesi europei sul tema, il viceministro ha assicurato disponibilità alla collaborazione.

BORRELL: QUESTI INCIDENTI NON SONO UNA COINCIDENZA

“L’Unione Europea è profondamente preoccupata per i danni alle condutture Nord Stream 1 e 2 che hanno portato a perdite nelle acque internazionali del Mar Baltico. Le preoccupazioni per la sicurezza e l’ambiente sono di massima priorità. Questi incidenti non sono una coincidenza e ci colpiscono tutti”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell in una nota. “Tutte le informazioni disponibili indicano che le perdite sono il risultato di un atto deliberato – ha aggiunto -. Sosterremo qualsiasi indagine volta a ottenere piena chiarezza su ciò che è accaduto e sul perché, e adotteremo ulteriori misure per aumentare la nostra resilienza nella sicurezza energetica. Qualsiasi perturbazione deliberata dell’infrastruttura energetica europea è del tutto inaccettabile e sarà soddisfatta con una risposta robusta e unita”, ha concluso..

REYNDERS (UE): PRESTO INFRASTRUTTURE CRITICHE PIU’ SICURE

“L’Unione Europea farà tutto il possibile per capire l’origine delle esplosioni nei gasdotti Nord Stream 1 e 2”. Lo ha dichiarato il commissario UE alla Giustizia, Didier Reynders, durante una conferenza stampa a Bruxelles. “Dobbiamo capire l’origine delle esplosioni prima di pronunciarci. Fortunatamente avevamo già rafforzato le misure per le infrastrutture critiche. Prima dell’estate, il trilogo con il Consiglio e il Parlamento aveva raggiunto un accordo per un rafforzamento della normativa che verrà attuata per le infrastrutture critiche. Questi però – ha aggiunto Reynders – sono punti che dovranno essere esaminati alla luce dei recenti eventi. La misura comunque esiste già. Venerdì, durante il Consiglio straordinario Energia, la Commissione si pronuncerà su tutte le proposte e sui lavori per affrontare la crisi energetica”.

PER AUTORITA’ TEDESCHE NORD STREAM POTREBBE NON ESSERE PIU’ UTILIZZABILE

Secondo quanto riporta il quotidiano tedesco Tagesspiegel, le condotte del Nord Stream 1 e 2 rischiano di non poter essere più utilizzate se non verranno riparate il prima possibile a causa della corrosione dovuta all’acqua salata.

RUSSIA CHIEDE CONVOCAZIONE CONSIGLIO SICUREZZA ONU

Intanto la Russia intende chiedere la convocazione di una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, per discutere della situazione sui due gasdotti. Dmitry Polyansky, vice ambasciatore russo presso le Nazioni Unite, auspica che l’incontroe si possa tenere già domani.

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