Advertisement vai al contenuto principale
Iren

Perché l’affare Iren-Sorgenia preoccupa Pd e 5Stelle

L’ad di Iren Massimiliano Bianco ha avuto incontri con tutti i tre sindaci della maggioranza azionaria – Torino, Genova, Reggio Emilia – garantendo che “l’acquisizione del colosso energetico non cambierà le carte in tavola

Iren procede spedita verso Sorgenia, e intende portare a casa il risultato quando il 16 dicembre si renderanno note le offerte vincolanti nei confronti della utility ex De Benedetti. Intanto rassicura tutti, il mondo della politica in primis, su dividendi e investimenti che vengono confermati.

PREOCCUPAZIONI DAL PD MA ANCHE DAGLI M5S

“A Palazzo Civico l’affare dell’acquisizione di Sorgenia da parte di Iren desta preoccupazione, non solo nel Pd ma anche tra le file della maggioranza 5 Stelle. Se così non fosse, oltre agli allarmi lanciati dall’eletto dem Enzo Lavolta, non avrebbero senso le parole pronunciate qualche giorno fa, col tono di chi vuole rasserenare gli animi, dalla sindaca Chiara Appendino. ‘Tutti i sindaci dei Comuni azionisti hanno chiesto all’amministratore delegato rassicurazioni precise sull’operazione — ha fatto sapere la prima cittadina —. In particolare su tre punti: il mantenimento dell’attuale politica sui dividendi, la conferma del piano di investimenti e la sostenibilità del debito e dunque l’assenza di un impatto negativo sul rating della società’”.

L’AD DI IREN RASSICURA TUTTI

L’ad di Iren Massimiliano Bianco ha avuto incontri con tutti i tre sindaci della maggioranza azionaria – Torino, Genova, Reggio Emilia – garantendo che “l’acquisizione del colosso energetico non cambierà le carte in tavola. Né rispetto all’entità delle cedole — che continueranno a crescere del 10 per cento annuo fino al 2024 —, né rispetto agli investimenti territoriali previsti, confermati in 3,3 miliardi di euro, né rispetto al peso del debito che l’operazione scaricherà sulle spalle di Iren: secondo l’azienda, infatti, l’indebitamento crescerà nel breve termine ma tornerà ai livelli attuali nel giro di 2-3 anni e si ripagherà con i flussi di cassa generati da Sorgenia”.

DAL PD UN DOCUMENTO IN 10 PUNTI PER DIRE NO ALL’OPERAZIONE SORGENIA

Ma le rassicurazioni di Bianco non convincono tutti. “Il dem Lavolta ha presentato ieri un documento in 10 punti per dire no all’operazione Sorgenia. ‘Un’avventura — la definisce il consigliere — in un business incerto, che impegnerebbe un miliardo per una società non in buona salute. E che porterebbe a un ulteriore indebolimento dei territori e del peso di Torino’”.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su