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Perché l’indagine Ue sull’eolico preoccupa la Cina

Secondo Pechino sull’eolico l’Ue dovrebbe attenersi alle regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio e ai principi del mercato

La Cina si è detta molto preoccupata per l’avvio dell’indagine sulle turbine eoliche cinesi esportate nell’Unione europea per verificare l’esistenza o meno di possibili “distorsioni” del mercato.

CINA PREOCCUPATA PER LE MISURE DISCRIMINATORIE SULL’EOLICO

“Il mondo esterno è preoccupato per la crescente tendenza al protezionismo dell’Unione Europea”, ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri, Mao Ning, durante un regolare briefing con la stampa secondo quanto riferito da Reuters. La Cina è molto preoccupata per le misure discriminatorie adottate dall’Unione Europea nei confronti delle aziende e persino delle industrie cinesi”, ha dichiarato Mao, aggiungendo che l’Ue dovrebbe attenersi alle regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio e ai principi del mercato.

L’INDAGINE AVVIATA DA BRUXELLES

La Commissione europea ha richiesto informazioni nell’ambito di un esame preliminare di possibili distorsioni da parte dei produttori cinesi di turbine eoliche nell’Unione europea, che potrebbe portare a un’indagine approfondita. “Abbiamo inviato ieri una richiesta di informazioni di nostra iniziativa. Si tratta di un esame preliminare e stiamo raccogliendo tutte le informazioni necessarie”, ha dichiarato un portavoce della Commissione secondo quanto scritto da Reuters. La revisione è un passo che potrebbe portare all’avvio di un’indagine approfondita da parte dell’esecutivo Ue anche se non è detto che accada.

INDAGINE ANCHE SULLE CONDIZIONI DI SVILUPPO DEI PARCHI EOLICI IN SPAGNA, GRECIA, FRANCIA, ROMANIA E BULGARIA

Il capo della concorrenza dell’Ue Margrethe Vestager ha dichiarato ieri che la Commissione ha avviato sta indagando anche sulle condizioni di sviluppo dei parchi eolici in Spagna, Grecia, Francia, Romania e Bulgaria. Il portavoce della Commissione ha dichiarato che l’indagine è un’ampia valutazione dei mercati e non riguarda specifiche gare d’appalto pubbliche.

LE PAROLE DI URSO

“È bene che l’Europa si muova nel contrastare la concorrenza sleale. È quello che abbiamo chiesto ieri a Parigi nella trilaterale con Francia e Germania sulla competitività. Serve una politica industriale chiara e condivisa a tutela delle imprese e del lavoro” ha affermato afferma il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso.

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