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Perché non dobbiamo demonizzare l’idrogeno blu. Il caso del Regno Unito

Idrogeno blu o verde? Le scelte della Gran Bretagna, le contestazioni degli ambientalisti, i commenti degli esperti 

La Gran Bretagna punta sull’idrogeno, scegliendo la doppia corsia: blu e verde. Sul primo ha già il vantaggio di essere specializzata nella cattura della Co2, mentre il secondo è più green e ma ha un costo decisamente più alto di quello blu.

Andiamo per gradi.

LA SCELTA BRITANNICA

Il governo di Boris Johnson, a lavoro per dare vita ad un’economia dell’idrogeno, punta sia alla variante blu, prodotta da gas naturale con cattura e stoccaggio del carbonio (CCS), sia alla verde, prodotta da energia eolica e energia solare attraverso l’elettrolisi.

UN COMBUSTIBILE “PONTE”

Seppur più inquinante, l’idrogeno blu è pronto all’utilizzo e ha un costo di circa 2,50 dollari al chilo, mentre quello verde ha un costo di 6 dollari. Motivi per cui hanno spinto l’Agenzia internazionale per l’energia e il Comitato sui cambiamenti climatici (CCC) del Regno Unito approvano l’idrogeno blu come “combustibile ponte” verso il 2030, scrive Telegraph.

COSA CONTESTANO GLI EXTINCTION REBELS

Ma la scelta energetica non piace agli Extinction Rebels e ai verdi dell’establishment, che sostengono che il carbonio catturato è solo il 95% del totale.

“L’idrogeno blu – obietta Kingsmill Bond, ex banchiere di Carbon Tracker – sembra buono oggi, ma sembrerà molto stupido dopo altri cinque anni di calo dei prezzi per solare, eolico ed elettrolizzatori”.

Calo, sostiene Marco Alverà di Snam, che dovrebbe avvenire già nel 2026. “Il solare e gli elettrolizzatori sono insieme un perfetto gin tonic: freddo, forte, frizzante, con una fetta di limone”, ha sostenuto Alverà.

UNA SOLUZIONE PRONTA

Ma in attesa che i costi scendano, l’idrogeno blu è la soluzione pronta ed economica.

“L’idrogeno verde vincerà a lungo termine, ma il blu funziona per ora finché si soddisfano due condizioni: un tasso di cattura del 95%; e una rigorosa certificazione della provenienza del gas”, ha affermato Lord Adair Turner, presidente della Commissione per le transizioni energetiche.

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