Secondo la società di consulenza energetica sono a rischio fino a 1 milione di barili al giorno di petrolio nella domanda 2021
Il ciclo di distribuzione del vaccino non è andato come si auspicava alla vigilia e il nuovo recente picco di casi di coronavirus in Europa, ha calato una ventata di scetticismo sulle inoculazioni. Secondo la società di consulenza energetica Rystad Energy l’impatto di un possibile prolungamento della campagna vaccinale potrebbe mettere a rischio fino a 1 milione di barili al giorno della domanda di petrolio nel 2021, variabile a seconda della durata delle battute d’arresto.
LA BATTUTA D’ARRESTO DI ASTRAZENECA
L’ultimo ostacolo pandemico in Europa è stato il divieto temporaneo del vaccino AstraZeneca in diversi paesi dell’Ue e ora in una manciata di paesi asiatici, che mette a rischio la ripresa dell’attività economica e la domanda di petrolio. Nell’analisi Rystad Energy ha previsto che il vaccino AstraZeneca rappresenti circa 2,6 miliardi degli 11 miliardi di dosi globali globali di vaccino (1 inoculazione è 1 dose) prodotte nel 2021.
IN EUROPA RITARDI NELLA CAMPAGNA VACCINALE TRA UNO E TRE MESI
“Al momento, stimiamo che l’Europa occidentale possa vantare un tasso di vaccinazione vicino all’8,5%, che si prevede raggiungerà il 50% entro giugno 2021. Un divieto o un ritardo nella distribuzione del vaccino in Europa potrebbe essere probabilmente colmato da altri produttori di vaccini, ma stimiamo comunque che gli ostacoli logistici e burocratici associati potrebbero provocare un ritardo del raggiungimento della soglia da parte dell’Europa da uno a tre mesi”, ha evidenziato Rystad Energy.
DOMANDA DI PETROLIO 2021 POTREBBE ARRESTARSI A 94,2 MLN DI BARILI AL GIORNO
Rystad Energy prevede attualmente una domanda globale di petrolio nel 2021 a 95,2 milioni di barili al giorno, ma in uno scenario di vaccinazione lenta, causato dalla debacle di AstraZeneca e da altre possibili battute d’arresto future, la domanda di petrolio nel 2021 potrebbe raggiungere solo una media di 94,2 milioni di barili al giorno. L’entità della perdita di recupero dipenderà dalla durata dei ritardi e di conseguenza dalla rapidità con cui progrediranno le campagne di vaccinazione.
GUIDI DI SANTE: RIPRESA ACCELERERA’ CON 50% DI POPOLAZIONE VACCINATA
“Stimiamo che la ripresa della domanda di petrolio di ogni paese accelererà dopo che almeno metà della sua popolazione sarà stata vaccinata, spinta dalla domanda di carburanti stradali. È troppo presto per dire se il singhiozzo delle vaccinazioni con AstraZeneca intaccherà gravemente la domanda o meno. Un divieto totale del vaccino AstraZeneca potrebbe ritardare il raggiungimento della soglia del 50% di due mesi, ma questo scenario è un po’ estremo – ha afferma Sofia Guidi Di Sante, analista dei mercati petroliferi di Rystad Energy -. A partire da ora, la soglia di vaccinazione del 50% potrebbe essere posticipata di alcune settimane in alcuni paesi con effetti trascurabili sulla domanda di petrolio, ma ancora una volta dobbiamo attendere ulteriori sviluppi”, ha concluso Guidi Di Sante.
Lo scenario della lentezza delle vaccinazioni ipotizzato da Rystad Energy rappresenta un tasso più basso nella produzione e distribuzione dei vaccini rispetto a quanto annunciato ufficialmente. Il modello considera potenziali interruzioni di produzione o distribuzione, che possono essere legate alla capacità ma anche a questioni di sicurezza. Il problema teorico più grave sarebbe un problema con routine di conservazione insufficienti per i vaccini, che innescherebbe un potenziale ritardo nelle campagne di vaccinazione su scala globale.