Sono Algeria, Congo, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Kenya, Marocco, Mozambico e Tunisia. “Piano Mattei vuole coinvolgere altri paesi”
Il Piano Mattei ha una cabina di regia “molto ampia e articolata” non solo delle istituzioni ma anche “società civile. È una scelta politica, quella di coinvolgere tutti il sistema Italia e mettere in rete tutte le esperienze, i progetti che già ci sono e le risorse”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo alla cabina di regia sul Piano Mattei convocata in tarda mattinata a Palazzo Chigi.
PIANO IN COSTANTE AGGIORNAMENTO: AD APRILE LA STESURA CONSOLIDATA
Il Piano “è in costante aggiornamento e aperto ai contributi” della cabina di regia, che tornerà a riunirsi “per una seconda volta ad aprile”. I contributi devono arrivare “entro la fine di questo mese”, perché “bisogna essere veloci” e “arrivare all’approvazione della stesura consolidata del testo nella seconda riunione della cabina”.
NESSUN APPROCCIO PREDATORIO
Le tre innovazioni rispetto a iniziative simile “è l’approccio diverso nei rapporti con il Continente africano che non è predatorio e paternalistico o caritatevole”, ha detto la premier. “Stiamo cercando di condividere, nell’ambito delle cose che l’Italia sa fare meglio, quali sono prioritarie per loro” nell’ottica “di costruire insieme interventi duraturi”. Infine, “serve concretezza” e “non fare passerella”
NOVE PAESI I PRIMI DESTINATARI DELL’INTERVENTO
Il Piano Mattei, interesserà aree di intervento quali “l’istruzione e la formazione, la Sanità, l’acqua e l’igiene, l’agricoltura, l’energia e le infrastrutture”, “partendo da relazioni che abbiamo già in piedi”. “Sono nove le nazioni che abbiamo individuato: Algeria, Congo, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Kenya, Marocco, Mozambico e Tunisia”, ha detto la Meloni nel corso della Cabina di regia.
ITALIA PIONIERA MA VOGLIAMO COINVOLGERE ALTRI
L’Italia ha “l’obiettivo ambizioso di scrivere una nuova pagina nei rapporti con il continente africano” ma “non è qualcosa che possiamo o vogliamo fare da soli. L’Italia può essere pioniera in questo nuovo approccio ma è fondamentale che riusciamo, con il buon esempio e i risultati, a coinvolgere a livello internazionale tanti altri”, ha detto la premier riferendosi a Ue G7. “Chiaramente – ha ammesso – è importante che lo sappiamo fare bene noi altrimenti è difficile riuscire a coinvolgere gli altri”.
DOMENICA IN EGITTO CON VON DER LEYEN
Domenica sarò in Egitto con la presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen, e alcuni altri primi ministri. C’e’ una iniziativa simile a quella che abbiamo portato avanti in Tunisia, quindi il Memorandum of Understanding, che stiamo portando anche in Egitto”. Inoltre “c’è un lavoro in parallelo di cooperazione bilaterale che verrà formalizzato”, soprattuto “in ambito agricolo e di formazione. Ma firmeremo anche una serie di intese di collaborazioni nei settori della salute, del sostegno alle piccole e medie imprese e degli investimenti”, ha affermato la premier.