Ministro Pichetto a tutto campo sui rifiuti, materie prime critiche, bonifiche e smaltimento dei pannelli solari
“La possibilità di considerare aree di autocandidature è stata vagliata da parte del ministero ma partendo anche dal fatto che ci sono delle valutazioni fatte all’inizio nel quale ce’rano una serie di aree che erano escluse, ad esempio, tutte le aree militari, per ragioni di ordine politico, ma nel frattempo alcune di queste aree sono state dismesse e potrebbero essere utilizzate”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, rispondendo a Pietro Lorefice (M5s) nel corso dell’audizione di questa mattina in commissione d’inchiesta Ecomafie. “In questo momento – ha aggiunto – non c’è una scelta di un’area rispetto a un’altra, si tratta di aprire a valutazioni più complessive, considerato, ma in modo molto ‘piatto’, che negli attuali siti individuati con la procedura della Cnai (la Carta delle aree idonee) c’è una forte opposizione da parte delle località individuate. È chiaro che dobbiamo arrivare a una soluzione, e l’apertura deve andare a verificare o ri-verificare, se vi siano altre soluzioni che vengano da disponibilità che siano manifestate”.
“DEPOSITO URGENTE, CONTINUIAMO AD AUMENTARE OGNI SETTIMANA QUANTITÀ RIFIUTI”
“È chiaro che per le aree militari, la responsabilità è del ministero della Difesa, che potrà dire ‘abbiamo aree’ o ‘non abbiamo aree’, oppure da parte di uno, due, dieci, degli 8mila comuni italiani nel dare la propria disponibilità”, ha detto il ministro. “A seguito di ciò il tutto verrebbe inserito nel processo di valutazione di Vas tuttora in corso per altri siti al ministero ma naturalmente dev’esserci una condizione di idoneità rispetto a tutta una serie di parametri, che, in questo caso, non sono solo nazionali ma dell’Agenzia atomica internazionale – ha spiegato Pichetto -. Su questo c’è un’urgenza perché continuiamo ad aumentare di settimana in settimana la quantità di rifiuti nucleari. Poi confondiamo nel messaggio esterno il rifiuto nucleare con le barre delle ex centrali nucleari che comunque sono circa 22 metri cubi vetrificati ma ogni settimana aggiungiamo container di materiale che ha una provenienza civile essenzialmente di tipo ospedaliero”, ha concluso il ministro.
SERVE PERCORSO CHIARO UE E NAZIONALE SU MATERIE PRIME CRITICHE
“Il ministero attraverso vari interventi ha introdotto elementi in grado di favorire l’economia circolare sia per i consumatori sia per le aziende con lo stimolo a un’innovazione tecnologica. Abbiamo predisposto una serie di bandi, tendenti a creare dei sistemi virtuosi come il programma ‘mangiaplastica’”. ha detto il ministro “Poi c’è tutto il discorso riguardante l’economia circolare che è stato adottato durante lo scorso anno – ha proseguito il ministro – e il sistema dei Consorzi ai fini dello sviluppo dell’economia circolare. È in fase di predisposizione il programma per l’utilizzo dei fondo per interventi di riduzione e prevenzione della produzione dei rifiuti per lo sviluppo delle nuove tecnologie di riciclaggio”.
“Noi dobbiamo assolutamente crearci una condizione per avere, a livello europeo, e naturalmente a livello nazionale, un percorso per litio, cobalto, germanio, neon, cito solo i maggiori. È chiaro che su tutto questo l’Ue vuole stabilire dei target, che noi riteniamo debbano essere a livello europeo e non nazionale anche perché ci sono paesi che hanno maggiori disponibilità di un materiale rispetto a un altro”, ha aggiunto Pichetto.
“Stiamo andando avanti con Ispra a una mappatura del territorio nazionale che vada a ricercare quali sono le disponibilità che il nostro paese ha, sia aree vergini” “o giacimenti dismessi decenni orsono, alcuni esauriti alcuni perché non convenienti ma che ora per prezzi e tecnologie potrebbero essere interessanti. Si dice che sotto il lago di Bracciano vi sia una gran quantità di litio; naturalmente, tuttavia, non c’è alcuna intenzione da parte nostra di prosciugare il lago”, ha concluso il ministro.
AD OGGI 74 SITI DI BONIFICA FINANZIATI
Sulle bonifiche dei siti di interesse nazionale e regionale “sono stati ridotti dagli originali 57 a 39” oltre ai regionali “alcuni particolarmente noti come l’area di Giuliano a Napoli dove è in corso la riperimetrazione” ha detto Pichetto Fratin, rispondendo a Pietro Lorefice (senatore, M5s). “Ad oggi abbiamo 74 siti finanziati con accordi programmati anche con le regioni, vorrei ricordare che il Pnrr prevede 500 mln per i siti orfani”, ha aggiunto il ministro. Che poi sulla tracciabilità e il Rentri, ha spiegato che il “portale è attivo da una settimana. Parallelamente c’è l’albo dei gestori ambientali con una fase di sperimentazione che verrà avviata”.
CODICE AMBIENTE COMMISSIONE È PARTE DEL PROGRAMMA, HA VALENZA TECNICO-GIURIDICA
Sulla riforma del Codice dell’ambiente “ci sono state polemiche ma fa parte del dibattito politico e non voglio strumentalizzare. Abbiamo costituito una commissione, è parte del programma, è interministeriale in quanto è uno degli obiettivi anche di Pnrr, e questa commissione ha una valenza tecnico-giuridica su un sistema di norme attualmente fatta da centinaia se non migliaia di commi sparsi ovunque, con situazione di norme negli anni contrastanti e questo va a scapito dei cittadini, del paese e della corretta organizzazione ma anche della giustizia” ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. “Il governo fa delle proposte, poi le scelte politiche le fa il Parlamento con i propri indirizzi e il proprio voto. Le scelte verranno fatte dopo una ricognizione che è essenziale”, ha concluso il ministro.
“IN RITARDO DI DECENNI SI SMALTIMENTO PANNELLI SOLARI. UNIFICHEREMO MECCANISMI VERSAMENTO”
Sul ciclo dei rifiuti delle rinnovabili, “ci sono oltre un milione di produttori, c’è un nuovo fronte che non c’era dieci anni fa di cui tenere conto per gestire i rifiuti delle nuove forme di produzione di energia” ha detto Pichetto Fratin, nel corso dell’audizione. “Vorrei ricordare che c’è un sistema di quote di versamento sia al Consorzio sia al Gse dove faccio presente è necessario unificare i meccanismi di versamento. Non più tardi di due giorni fa con l’ad del Gse ho detto ‘facciamoci una scheda decidiamo il modo di intervento’ perché altrimenti rischiamo confusione – ha aggiunto il ministro -. Serve un meccanismo snello per il conferimento dei rifiuti. Si sta creando un mercato parallelo verso l’Africa di materiale, pannelli in questo caso, considerati a fine vita nel nostro paese ma dove c’è molto sole e producono ancora. Stiamo vedendo anche con Ispra di individuare le tecnologie per il recupero dando anche una premialità per il recupero”, ha ammesso.
“Sui rifiuti derivanti dal fotovoltaico siamo in ritardo di decenni, e quindi è chiaro che dobbiamo trovare un meccanismo di raccolta opportuna e adeguata. Comunque ricordiamoci per i pannelli fotovoltaici c’è il versamento dei 10 euro, o al Gse o al consorzio, e l’obbligo di smaltimento e il divieto di sversamento in altro modo”, ha ribadito. “La normativa c’è, il quadro regolatorio, c’è quello che pongo è il tema realistico-politico, il grande rischio che il pensionato che ha 600 euro di pensione abbia una procedura burocratica tale da scoraggiarlo dall’operazione e che quindi possa favorire la voglia di disfarsi del pannello da cambiare, mettendo quello nuovo senza comunicare al Gse il codice del nuovo e piazzando da qualche parte quello usato, come nell’orto, il posto ideale”.
PICHETTO: A GIUGNO INAUGURATO SISTEMA NAZIONALE GESTIONE, OBIETTIVO È AUTOSUFFICIENZA IMPIANTISTICA
“Nel giugno scorso l’Italia si è dotata di uno strumento di programmazione nazionale per la gestione dei rifiuti, che costituisce una delle riforme del Pnrr. Quindi uno delle milestone anche attraverso una ricognizione di tutto il quadro dell’impiantistica che abbiamo, suddivisa nelle varie tipologie di impianti e per regioni; indirizzi alle regioni, volti a colmare i gap impiantistici presenti sul territorio” ha detto il ministro dell’Ambiente.”Il programma nazionale fissa i macro-obiettivi, definisce i criteri e le linee strategiche a cui le Regioni e le Province autonome dovranno attenersi nell’ambito dell’elaborazione del loro piano rifiuti, e naturalmente l’obiettivo è quello dell’autosufficienza impiantistica Regione per Regione”, ha concluso Pichetto.