È quanto emerge dalla terza analisi trimestrale di Acer, l’Agenzia europea per la cooperazione dei regolatori sui principali sviluppi nei mercati all’ingrosso del gas in Europa
Nonostante il riemergere dell’incertezza dell’offerta, l’Europa ha evitato una forte volatilità dei prezzi del gas nel terzo trimestre del 2024. È quanto emerge dalla terza analisi trimestrale di Acer, l’Agenzia europea per la cooperazione dei regolatori sui principali sviluppi nei mercati all’ingrosso in Europa, nell’ambito del Market Monitoring Report (MMR) 2024.
LE CHIAVI SONO OFFERTA NORVEGESE, BUONI LIVELLI DI STOCCAGGIO E BASSA DOMANDA
Più nel dettaglio, spiega Acer nel report, nel terzo trimetre 2024 i prezzi all’ingrosso del gas in Europa sono aumentati, ma sono rimasti meno volatili rispetto all’anno precedente, grazie all’aumento dell’offerta norvegese, ai buoni livelli di stoccaggio e alla bassa domanda.
COSTANTE IL LIVELLO DI INTEGRAZIONE DEI PREZZI IN UE
Dal punto di vista dell’integrazione dei prezzi nella maggior parte degli hub dell’Ue, invece, si registra una certa costanza,” anche se si sono verificate alcune divergenze a causa dell’aumento della tassa di stoccaggio tedesca”.
DOMANDA LEGGERMENTE INFERIORE AL 2023, SOTTO I LIVELLI PRE-CRISI
Infine, sotto il profilo della domanda di gas “la stagnazione della domanda delle famiglie e un modesto aumento della domanda industriale sono stati compensati da una minore richiesta di generazione di elettricità a gas, lasciando la domanda complessiva di gas dell’UE leggermente inferiore a quella del 2023 e ben al di sotto dei livelli pre-crisi”.
CONTINUA LA SOSTITUZIONE DEL GAS CON FONTI RINNOVABILI
Le fonti rinnovabili continuano in ogni caso, a sostituire la produzione di gas: “L’aumento della produzione di fonti rinnovabili ha limitato le opportunità di funzionamento delle centrali elettriche convenzionali. Ciò ha ridotto le emissioni di carbonio, ha allentato l’equilibrio tra domanda e offerta di gas nell’UE e ha ridotto i casi in cui il gas ha fissato prezzi marginali nei mercati dell’elettricità”, ha spiegato Acer nel report.
RAGGIUNTO E SUPERATO PRIMA DEL PREVISTO L’OBIETTIVO DI STOCCAGGIO DEL 90%
Mentre per quanto riguarda lo stoccaggio “l’Ue ha raggiunto l’obiettivo del 90% di stoccaggio di combustibile prima del previsto, nonostante le iniezioni siano diminuite rispetto all’anno precedente per tutto il trimestre”.
AUMENTATE LE TARIFFE DI TRASPORTO MA PER IL MOMENTO NESSUN IMPATTO SULLA CONVERGENZA DEI PREZZI
Infine, per quanto riguarda le tariffe di trasporto del gas, queste ultime “sono aumentate in alcuni Paesi dell’UE, ma finora non è emerso alcun impatto sulla convergenza dei prezzi. Si prevedono altri aumenti tariffari nel breve termine, il che giustifica il monitoraggio degli effetti delle modifiche tariffarie sul commercio transfrontaliero e sull’integrazione del mercato”.
CON PRELIEVI GAS SUPERIORI AGLI ANNI PRECEDENTI POSSIBILE AUMENTO DEI PREZZI DEL GAS ALL’INGROSSO
Ma quali sfide ci attendono? Acer ha ricordato che “l’accordo di transito del gas russo attraverso l’Ucraina scade nel 2024, spingendo l’Europa centrale a cercare vie di approvvigionamento alternative. Se quest’inverno i prelievi di gas supereranno in modo significativo gli anni precedenti, l’UE potrebbe trovarsi ad affrontare una maggiore concorrenza nei mercati del GNL per il 2025, con un potenziale aumento dei prezzi all’ingrosso – ha avvertito l’Agenzia nel report -. Diversi progetti di produzione di Gnl sono in fase di costruzione, ma nuovi volumi importanti di GNL sono previsti solo a partire dal 2026”.