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Aereo

Questa crisi ucraina non fa volare per niente (o quasi)

Le ripercussioni dell’invasione ordinata da Putin a Kyiv sul fronte dei viaggi aerei. Fatti, numeri e scenari

Entrati ormai nella seconda settimana di invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Vladimir Putin, la crisi ben presto divenuta internazionale sta producendo diverse tipologie di effetti. Più o meno collaterali, certamente espliciti.

Su Energia Oltre abbiamo, per esempio raccontato e continuiamo ad analizzare gli effetti sugli equilibri energetici europei e italiani. Ma anche la questione più strettamente legata ai prezzi del carburante.

E, sempre sul fronte energetico, anche la situazione dei viaggi aerei sta risentendo e come delle tensioni nel paese granaio d’Europa.

LE MOSSE DELLE COMPAGNIE AEREE

Come scrive Axios, sono già svariate le società che stanno ridisegnando il panorama delle rotte e soprattutto stanno facendo i conti con la necessità di comunicarlo ai propri clienti. Che quindi siamo noi, i passeggeri. Alla base c’è appunto la crisi ucraina. La crisi che ha ristretto i cieli e avvicinato ancor di più il mondo in tutte le sue latitudini, dal momento che molte realtà nazionali stanno soffrendo in primis a livello economico gli effetti delle aggressioni putiniane.

Ma è la crisi che sta anche distanziando gli angoli del mondo. Gli Stati Uniti, ad esempio, tramite le compagnie aeree nazionali sta operando tramite rotte inevitabilmente più lunghe. Una soluzione che però significa anche più emissioni. E come raccontato, il momento internazionale dei carburanti non è proprio felice.

LE VOCI

“Nel migliore dei casi, più di due ore di volo saranno aggiunte in ogni direzione”, ha detto Gupta ad Axios. Uman Gupta è l’Ad di Alton Aviation Consultancy e ha commentato confrontando le attuali tempistiche di viaggio in aria con una stima di quelle di periodi normali tra Europa e Asia. Che si aggirano sulle 11,8 ore e 13,5 per la tratta inversa.

“Ai prezzi del petrolio di oggi di circa $100/bbl, questo si tradurrà in quasi $ 25.000 di spese aggiuntive per il viaggio di andata e ritorno della compagnia aerea” ha poi aggiunto l’Amministratore delegato.

I DATI

Secondo i dati di FlightAware, riporta ancora il sito americano, United Airlines ha dirottato il suo volo da Chicago a Delhi per percorrere una rotta molto più meridionale. Si è aggiunta, così, almeno un’ora al viaggio in direzione est e circa due ore per il ritorno. In precedenza, infatti, il percorso prevedeva il passaggio sulla Groenlandia e nello spazio aereo russo sulla via del ritorno a sud.

L’INCIDENZA SUI PREZZI DEL BIGLIETTO

Per coprire i costi, le compagnie aeree dovrebbero aumentare le tariffe di oltre $ 120 per un biglietto di andata e ritorno, sostiene Axios. Anche perché, seguendo ancora il ragionamento di Gupta, bisogna tenere in conto i cosiddetti tech stop per il rifornimento.

ALTRE SOLUZIONI TAMPONE

Altre soluzioni da prendere in cosiderazione possono essere quelle della riduzione dei passeggeri o del carico a bordo. Ma sono già emersi alcuni report che sottolineano l’obbligo per le compagnie di partire comunque, a prescindere dal riempimento o meno dei voli, per rispettare i contratti con gli aeroporti.

Una situazione, dunque, complessa. Nella quale si aggiunge, ad esempio, la scelta di alcune compagnie di abbandonare del tutto le tratte più lunghe.

SE L’OCCIDENTE NON RIDE, MOSCA PIANGE

C’è chi sta peggio, però. Ovvero chi sta causando le tensioni in Ucraina, rimanendo sempre più isolato nella Comunità internazionale. A Vladimir Putin dovranno rifarsi prima o poi anche le compagnie aeree russe, infatti. Che stanno pagando conseguenze ancor più gravi di quelle appena viste per le società occidentali. Dal momento che la flotta di compagnie come Aeroflot è composta da Boeing e Airbus, l’attuale abbandono della Russia da parte di queste società sta mettendo nei guai gli aerei moscoviti.

“Circa la metà della flotta delle compagnie aeree russe è in leasing, il che significa che i proprietari degli aerei si sposteranno per prendere possesso dell’aeromobile” dice ad Axios Richard Aboulafia di AeroDynamic Advisory. ” Costi più alti e più tempo sono quasi un lusso rispetto alla completa estinzione dell’aviazione russa per tutto il tempo che dura”.

Insomma, se l’Occidente non ride Mosca piange. E probabilmente non per poco.

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