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L’Italia domina ancora nel riciclo della carta da macero. Report Unirima

Secondo i dati presentati oggi, l’Italia rimane tra i Paesi virtuosi dell’Unione europea. Il presidente di Unirima Giuliano Tarallo: “Stop a barriere non tecnologiche, rispettare principi di concorrenza”

Uno dei fattori chiave per lavorare concretamente alla transizione energetica è certamente l’economia circolare. Il riutilizzo dei materiali come carta, vetro e plastica è un processo lungo e continuo. Fortunatamente, se su altri fronti (come le rinnovabili) l’Italia deve ancora colmare ampi margini, in questo caso il Belpaese è da tempo un riferimento a livello europeo.

Ecco i dati presentati oggi a Roma da Unirima, l’Unione nazionale delle imprese di recupero, riciclo e commercio dei maceri e altri materiali, pronti a fornire un’ulteriore testimonianza.

RAPPORTO UNIRIMA 2023: ITALIA AL TOP IN UE

“Grazie alla capillarità degli impianti sul territorio (716 distribuiti tra Nord e Sud) e a un forte incremento delle esportazioni (+10% rispetto al 2021 e + 99,9% rispetto al 2022), il tasso di riciclo in Italia si conferma al di sopra della media europea e del target Ue al 2025”, dice in sintesi la relazione presentata da Unirima. “Il nostro Paese continua a collocarsi tra i Paesi più virtuosi in Europa nonostante le difficoltà derivanti dal quadro congiunturale internazionale che si è riflesso anche sull’economia italiana, causando una volatilità dei prezzi di mercato della carta da macero e determinando nel 2023 un calo dei fatturati delle imprese di oltre il 13% rispetto al 2022”.

IL PESO DI UN CONTESTO INTERNAZIONALE TESO

Certo, nell’arco di venti mesi abbiamo assistito allo scoppio di due conflitti pesanti che unitamente alle congiunture economiche già esistenti dall’era Covid hanno contribuito a disegnare uno scenario costantemente teso e volatile sotto ogni punto di vista. Da quello delle forniture a quello dei trend di mercato. Ecco allora come si può spiegare che nel 2022la produzione di carta da macero ha registrato un calo del 6% rispetto al 2021 (pari a 6,6 milioni di tonnellate). “Da settembre 2022 a settembre 2023 – dettaglia Unirima – il prezzo medio della qualità di carta da macero 1.04 è stato pari a 35 €/t, un valore decisamente più basso rispetto a quello raggiunto nei primi sette mesi del 2022 pari a circa 124 €/t. Un crollo dei prezzi (-72%) che, fortunatamente, non hanno toccato i valori pre-pandemia grazie all’incremento delle esportazioni”.

Tali ribassi si registrano anche sul fronte dei fatturati. “Dopo un incremento di circa il 18% dei fatturati 2021 rispetto a quelli del 2020 e un modesto aumento di circa il 4% del 2022 sul 2021, il 2023 segna una inversione di tendenza in negativo con un calo dei fatturati complessivi superiore al 13% rispetto al 2022”, spiega il rapporto. Che poi si concentra anche sul trend positivo delle esportazioni. Nell’anno in corso, queste hanno superato il milione di tonnellate, doppiando i livelli del 2022.

Quanto agli impianti, cui si accennava anche sopra, Lombardia (137), Veneto (85) e Lazio (52) sono le tre Regioni che ne annoverano di più. In totale, al Nord troviamo 365 impianti, al Centro 138 e al Sud 213.

TUTTI I NUMERI DELLA CARTA, PARLA TARALLO

Guardando ai numeri complessivi del riciclo della carta, allora, vediamo che nel 2022 si registra un rialzo quasi del 3% (2,9%) dal 72,8% al 75,7%.

Per Giuliano Tarallo, presidente di Unirima, “le imprese sono costrette a districarsi tra una burocrazia crescente, norme spesso contraddittorie o non chiare, il mancato rispetto dei principi di concorrenza e la necessità di innovarsi per essere più competitive e far fronte alle sfide sempre più complesse dei mercati. Grazie al coraggio di molti imprenditori, anche quest’anno il settore ha saputo reagire alle crisi di sistema. Adesso però ci aspettiamo delle risposte dalla politica e dal governo. Abbiamo fiducia che su questi temi, e sulle grandi sfide del Paese come l’economia circolare, sarà fatto di tutto per mantenere un livello alto di competitività del comparto industriale italiano della carta da macero”.

REPORT UNIRIMA: L’EXPORT DELLA CARTA NEL MONDO

Guardando poi ad altri dati su scala globale emersi dal report di Unirima, emerge che nel mondo si producono 423 milioni di tonnellate di carta e cartone. Prevale il continente asiatico (48%) sull’Europa, “ferma” al 20%. Nel 2022, nel Vecchio Continente si sono prodotti 52,6 milioni di tonnellate di carta da macero ed esportati 7,2 milioni; per un utilizzo totale di 87,5 milioni di tonnellate. A livello nazionale, i primi due posti per produzione vanno a Germania e Italia. Poi, troviamo Spagna e Francia.

 

 

 

– Leggi anche: Le materie prime critiche nell’Unione europea e la questione delle scorte

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