La disponibilità di abbondanti risorse energetiche è un requisito fondamentale per migliorare le condizioni di vita e soddisfare i bisogni fondamentali dell’umanità, ma non può prescindere dalla mitigazione degli effetti ambientali
Le tecnologie per la produzione, lo stoccaggio e la conversione di energia rinnovabile, per lo sviluppo dell’idrogeno come vettore energetico, per la cattura e la conversione della CO2 e per l’efficientamento energetico, dipendono in maniera critica da processi chimici, sistemi molecolari e materiali. Per questo lo studio e lo sviluppo di composti, materiali, tecnologie e dispositivi necessari ad incentivare la diffusione delle rinnovabili, la decarbonizzazione del sistema energetico e migliorare l’efficienza energetica di edifici e processi per il raggiungimento dell’obiettivo fit for 55 – ossia riduzione delle emissioni di CO2 europee del 55% entro il 2030, – è fondamentale per avere un pieno sviluppo delle energie pulite. L’obiettivo ultimo è infatti ridurre o eliminare il ricorso a materie prime critiche e pericolose soprattutto in ottica di supply chains e resilienza del sistema energetico e produttivo. La disponibilità di abbondanti risorse energetiche è un requisito fondamentale per migliorare le condizioni di vita e soddisfare i bisogni fondamentali dell’umanità, ma non può prescindere dalla mitigazione degli effetti ambientali legati all’utilizzo dei sistemi energetici stessi. Solo per fare qualche esempio, nel campo dei combustibili rinnovabili, l’uso efficiente di biomasse non-alimentari, l’idrogeno, il biogas, le biomasse, la realizzazione di elettrolizzatori e nel fotovoltaico, lo sviluppo di tecnologie di ultima generazione quali le celle a perovskite, capaci di accoppiare ottime prestazioni a costi di produzione decisamente ridotti.