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Riserve Energia Bnef

Quanto sono e quanto saranno importanti gli stoccaggi? L’analisi Bnef

Secondo BloombergNEF, le riserve di energia nel mondo supereranno i 400 gigawatt di quantità cumulativa. Tutti i dettagli 

Il gas come risorsa per la transizione. Un concetto non banale ma tanto importante da capire a pieno il significato e la fattibilità concreta della svolta alle nuove fonti energetiche. Che, come ripetiamo sempre su queste colonne, nona verrà con uno schiocco di dita. Specie con una guerra di queste dimensioni, di questa durata, di tali implicazioni proprio sui rapporti di dipendenza dalle forniture per Europa e non solo rispetto alla Russia.

Bene. Una ricerca della sezione New Energy Finance di Bloomberg ha rilevato che “il mercato globale dello stoccaggio dell’energia crescerà di 15 gradi entro il 2030”. Energia, non solo gas. Che verrà abbandonato.

I DETTAGLI

Secondo il centro studi, “gli impianti di stoccaggio dell’energia in tutto il mondo raggiungeranno un cumulativo di 411 gigawatt (o 1.194 gigawattora) entro la fine del 2030”. A pesare sono proprio gli eventi geopolitici in corso in questi mesi. Abbiamo tutti aperto gli occhi sugli errori del passato, evidentemente. “Questo equivale a un extra 46GW/145GWh. Le nuove politiche più importanti includono l’Inflazione Reduction Act degli Stati Uniti, un atto legislativo storico che fornisce più di 369 miliardi di dollari di finanziamenti per le tecnologie pulite, e il piano REPowerEU dell’Unione europea, che fissa obiettivi ambiziosi per ridurre la dipendenza dal gas dalla Russia”, si legge ancora da BNEF.

Inoltre, è stato stimato che “387GW/1.143GWh di nuova capacità di stoccaggio dell’energia sarà aggiunta a livello globale dal 2022 al 2030, più dell’intera capacità di generazione di energia del Giappone nel 2020”. Chi dominerà? Gli Stati Uniti e la Cina.

I PARERI: AVERE RISERVE DI ENERGIA AGGIUNTIVE AIUTA

Helen Kou, esperta di stoccaggio dell’energia presso BNEF e autrice principale del rapporto, ha dichiarato: “L’industria dello stoccaggio dell’energia sta affrontando dolori crescenti. Eppure, nonostante i prezzi più alti del sistema di batterie, la domanda è chiara. Ci sarà più di 1 terawatt-ora di capacità energetica entro il 2030. I più grandi mercati energetici del mondo, come Cina, Stati Uniti, India e l’UE, hanno tutti approvato una legislazione che incentiva le implementazioni di stoccaggio dell’energia”.

Secondo la ricerca di Kou, “l’Asia-Pacifico guiderà la costruzione dello stoccaggio su una base di megawatt entro il 2030, con lo slancio guidato dal mercato in rapida espansione in Cina. Ma le Americhe aggiungeranno più capacità su base megawatt-ora poiché gli impianti di stoccaggio negli Stati Uniti di solito hanno più ore di stoccaggio”, aggiunge BNEF.

“Con l’ambizione il mercato dello stoccaggio dell’energia ha il potenziale per riprendere incredibilmente rapidamente. I dadi e i bulloni di come i progetti di stoccaggio dell’energia si materializzeranno come risultato di grandi politiche come l’Inflazione Reduction Act degli Stati Uniti devono ancora essere ordinati. Tuttavia, le aziende stanno già aumentando le operazioni per catturare il vantaggio”, ha detto Yayoi Sekine.

ANCHE EUROPA E ITALIA AVANZANO PER DIRE ADDIO A MOSCA, MA TARDANO SULLE NUOVE RISERVE

Anche l’Europa e l’Italia però si muovono e avanzano. Sul gas, Berlino e Roma sono le più indaffarate. Devono risolvere i problemi che le hanno viste erroneamente legarsi mani e piedi alle forniture di Gazprom. Entrambe hanno superato abbondantemente quota 90% per mettere al sicuro i mesi più critici dell’inverno che arriverà tra qualche settimana. E infatti i problemi sono più per la stagione fredda del 2023-2024. Tanto che, nel caso del Belpaese, Snam ed Eni sono impegnate insieme al Ministero della Transizione ecologica per accordarsi sullo sfruttamento di nuovi pozzi. Anche se c’è l’incognita della strategia del nuovo governo (anche) su questo tema. Berlino, invece, guarda più alla Francia per sopperire ai ricatti russi sul Nord Stream. Parigi a sua volta si relaziona anche con Madrid e rimane indaffarata con i disagi del blocco di tanti reattori nelle sue centrali nucleari. Insomma, gli intrecci sono tanti.

Sulle nuove energie, invece, “le batterie agli ioni di litio rappresentano attualmente la maggior parte degli impianti, ma molte tecnologie non di batteria sono in fase di sviluppo”, ricorda BNEF. Esempi: l’aria compressa e lo stoccaggio di energia termica. Il loro dominio vigerà “almeno fino al 2030, in gran parte a causa della loro competitività dei prezzi, della catena di approvvigionamento consolidata e di un significativo track record”. E in questo l’Europa, al netto dei piani di repowering, sembra condannata a rimanere indietro.

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