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Mercati Elettrici

Sarà un’estate poco illuminata?

Le reti elettriche potrebbero non reggere la domanda mondiale per la carenza di combustibili fossili. C’è chi parla di rischio blackout

Secondo le previsioni di alcuni analisti, la prossima estate potrebbe lasciare al buio “gran parte dell’emisfero settentrionale”.

COSA FA SOFFRIRE LE RETI ELETTRICHE

“Le reti sono ridotte dalla carenza di combustibili fossili, dalla siccità e dalle ondate di calore, dalle interruzioni delle materie prime e dall’impennata dei prezzi a causa della guerra in Ucraina e dalla fallita transizione verso l’energia verde”. A scriverlo è Oilprice, in un approfondimento sulle reti elettriche e il legame con le regioni asiatiche, europee e nordamericane.

Secondo Shantanu Jaiswal di BloombergNEF,  “guerra e sanzioni” sconvolgono i mercati delle materie prime. In più, “condizioni meteorologiche estreme” e “un rimbalzo economico dal COVID che aumenta la domanda di energia” costituiscono una situazione definita “unica”. E se i rischi si diffondessero ancor più? Allora, “ciò potrebbe innescare una qualche forma di crisi umanitaria in termini di carenza di cibo ed energia su una scala che non si vedeva da decenni”. A dirlo è Henning Gloystein, analista di Eurasia Group.

Infine, per Alex Whitworth, analista di Wood Mackenzie Ltd “mentre le reti passano all’energia verde, la mancanza di stoccaggio della batteria quando il sole non splende o il vento non soffia creerà instabilità e più stress sulle reti in un momento in cui gli impianti a combustibili fossili vengono ritirati rapidamente. Dovrai affrontare uno spavento di approvvigionamento ogni volta che ci sono nuvole o tempeste o una siccità di vento per una settimana”, ha detto Whitworth. “Ci aspettiamo davvero che questi problemi peggiorino nei prossimi cinque anni”.

I MONITI DI STARACE

Insomma, tutte queste previsioni non devono sapere di catastrofismo ma di allarme. Serve costruttivita e pragmatismo per mettere a confronto anche idee diverse.

D’altronde, qualche giorno fa dal palco di Davos Francesco Starace – ad di Enel – ha detto che “bruciare gas per produrre elettricità è, oggi, stupido. Puoi produrre elettricità meglio, più economico, senza usare il gas. Che è una molecola preziosa e dovresti lasciarlo per applicazioni dove è necessario”, ha detto. “Questi usi industriali includono applicazioni chimiche, l’industria della carta e l’uso nella produzione di ceramica e vetro”. La strada c’è: “Smettere di usare il gas per il riscaldamento, smettere di usare il gas per generare elettricità quando ci sono alternative migliori”. Il riferimento è alle rinnovabili, all’eolico e al solare.

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