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Petrolio

Scorte di greggio Usa ai minimi, ritmi record per la domanda di petrolio

Anche l’interesse all’estero per il greggio americano è in aumento nonostante una ripresa irregolare dalla crisi in Asia ed Europa.

Le scorte di greggio negli Stati Uniti stanno diminuendo al ritmo più veloce degli ultimi decenni, questo a causa del fatto che la domanda continua a rimbalzare, provocando un rally nel mercato dei futures sul petrolio.

I DATI

Nelle ultime quattro settimane le scorte totali, inclusa la Strategic Petroleum Reserve, sono diminuite a un ritmo di 1,15 milioni di barili al giorno, segnando il più grande calo su base continuativa di quattro settimane nei dati dell’amministrazione delle informazioni energetiche risalenti al 1982, evidenzia Bloomberg.

CI SI ATTENDE UNA RIDUZIONE DELL’OFFERTA QUESTA ESTATE

Nel frattempo, gli spread del calendario Nymex sono aumentati mercoledì, con il contratto futures West Texas Intermediate di settembre che è salito a 1 dollari al barile di premio su ottobre per la seconda volta questo mese, indicando le aspettative per la continua riduzione dell’offerta durante l’estate.

FORTE RIPRESA NEGLI USA

Il tasso record di prelievi sottolinea la forza della ripresa della domanda di petrolio negli Stati Uniti. Gli americani, infatti, si stanno riversando sempre di più sulle auto e gli aerei dopo mesi di blocchi. Per soddisfare la domanda, le raffinerie di petrolio hanno aumentato la lavorazione del greggio a livelli visti solo prima della pandemia.

RISPOSTA LENTA DA PARTE DEI TRIVELLATORI USA

Allo stesso tempo, i trivellatori statunitensi sono stati però lenti nel rispondere ai prezzi del petrolio, che quest’anno sono aumentati di oltre il 50%. La produzione nazionale di greggio si mantiene a circa il 15% al di sotto dei livelli massimi registrati all’inizio dello scorso anno.

AUMENTA L’INTERESSE ESTERO PER IL PETROLIO AMERICANO

Anche l’interesse all’estero per il greggio americano è in aumento nonostante una ripresa irregolare dalla crisi in Asia ed Europa. Le esportazioni di greggio statunitense rimangono forti anche se i rally del WTI hanno ridotto il suo spread a meno di 2 dollari al barile rispetto al benchmark globale Brent.

L’Agenzia internazionale per l’energia ha avvertito che ci sarà un deficit di offerta nella seconda metà di quest’anno a meno che non si agisca rapidamente per aggiungere altro greggio.

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