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Il boom dello shale in Colorado? A rischio urne

Un’iniziativa legislativa che dovrebbe essere votata a novembre potrebbe mettere fuori gioco oltre metà del territorio dello Stato

Per gli “shale drillers” del Colorado, il 2018 ha rappresentato un anno record per l’estrazione di petrolio e gas naturale. Ma potrebbe essere l’ultimo se dovesse passare una proposta normativa in ballottaggio a novembre.

A RISCHIO DIVIETO TRIVELLAZIONI OLTRE METÀ DEL PAESE

La proposta trae origine da un’esplosione di gas avvenuta lo scorso anno che ha portato ambientalisti e critici dell’industria dello shale a spingere per introdurre una nuova normativa che – se approvata – porterebbe al divieto delle trivellazioni in oltre metà del paese mettendo in pericolo la produzione e un settore, al momento, tra i più prolifici del paese. Ciò nel bel mezzo della campagna elettorale per eleggere il nuovo governatore dello Stato che vede in lizza, tra gli altri, anche il democratico Jared Polis distintosi in passato per aver finanziato diverse campagne anti-fracking in Colorado.

UN PUNTO DI SVOLTA NELLA LUNGA BATTAGLIA SULLE TRIVELLAZIONI NELLO STATO?

La tornata elettorale, come raccontano diversi media statunitensi, potrebbe segnare un punto di svolta nella lunga battaglia sulle trivellazioni nello Stato in cui esploratori, ambientalisti e residenti si sono scontrati diverse volte a viso aperto come in nessun altro posto in America. I sondaggi, al momento, mostrano un certo vantaggio per i Democratici e anche l’iniziativa legislativa ha buone possibilità di passare, producendo una forte incertezza nel settore.

A RISCHIO AZIENDE COME NOBLE ENERGY INC., EXTRACTION OIL & GAS INC. E ANADARKO PETROLEUM CORP

Secondo la società di ricerca Height Securities LLC “le elezioni di novembre in Colorado sono probabilmente un punto di svolta per l’industria petrolifera e del gas statale – hanno scritto gli analisti Katie Bays e Josh Prico in una nota di ricerca dell’11 luglio citata da Bloomberg – che potrebbe avere conseguenze dirette sul mercato” e i produttori che hanno un importante presenza in Colorado come Noble Energy Inc., Extraction Oil & Gas Inc. e Anadarko Petroleum Corp. In contrapposizione a ciò alcuni gruppi di imprese hanno lanciato una serie di proposte – c’è tempo fino al prossimo 6 agosto per presentarle – che consentirebbero ai proprietari degli immobili di essere risarciti in caso di eventuali perdite di valore di mercato dei diritti di perforazione legati alle nuove modifiche. Aspetti che potrebbero “ostacolare gli sforzi di repressione del governo locale” ha sottolineato a Bloomberg Welles Fitzpatrick, un analista di SunTrust Robinson Humphrey Inc.

AD APRILE RECORD PRODUZIONE DI GREGGIO E GAS NELLO STATO

I progressi nella frattura idraulica e nella perforazione orizzontale hanno spinto il Colorado al livello dei maggiori produttori di petrolio e gas del paese portando anche alla crescita della popolazione nei sobborghi di Denver e nella regione di Front Range lungo le Montagne Rocciose. Lo Stato ha prodotto un record di 450.000 barili al giorno di greggio ad aprile e 149 miliardi di piedi cubici di gas naturale, poco al di sotto del massimo storico, secondo il Dipartimento per l’energia degli Stati Uniti.

L’INIZIATIVA 97 SULLA “ZONA CUSCINETTO” LA PIÙ TEMUTA DALL’INDUSTRIA PETROLIFERA

La più grande preoccupazione dell’industria petrolifera è tuttavia, l’Iniziativa 97, una proposta per espandere la zona cuscinetto richiesta tra pozzi di petrolio e gas e case, scuole e altre strutture occupate. L’iniziativa imporrebbe una battuta d’arresto di 2.500 piedi (circa 760 metri), rispetto ai 500 piedi di oggi (circa 150 metri). Più concretamente, estenderebbe l’obbligo di includere nei divieti di perforazione laghi, corsi d’acqua, parchi, spazi aperti e una varietà di altre “aree vulnerabili”. Complessivamente, oltre il 54% dell’area dello Stato sarebbe off-limits per nuove perforazioni, secondo un’analisi della State Oil & Gas Conservation Commission. Nelle cinque contee più produttive del Colorado, il 61% della superficie sarebbe inaccessibile.

L’ENERGIA E LE RISORSE NATURALI HANNO GENERATO PIÙ DI 13 MILIARDI DI DOLLARI E SOSTENUTO 150.000 POSTI DI LAVORO IN COLORADO LO SCORSO ANNO

Una proposta simile nel 2016 non raccolse un numero di firme sufficiente per essere votata. Ma il 2018 potrebbe essere diverso, in parte a causa dell’incidente mortale dello scorso anno a Firestone, a nord di Denver quando morirono due uomini e una donna rimase ferita in un’esplosione domestica collegata a un gasdotto abbandonato. L’energia e le risorse naturali, tuttavia, hanno generato più di 13 miliardi di dollari e sostenuto 150.000 posti di lavoro in Colorado l’anno scorso, secondo le stime statali.

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