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Iran Fotovoltaico

La nuova centrale solare cinese che fa concorrenza al carbone

Ma la Cina ha dovuto mettere un freno alla realizzazione di impianti fotovoltaici su larga scale per via delle rete elettrica non in grado di reggere il peso delle rinnovabili

La scorsa settimana in Cina sono entrate in funzione due nuove centrali solari da 500MW entrambe collegate alla rete elettrica generale. Ma è soprattutto una di queste che ha introdotto un elemento di novità assoluta per il paese: il prezzo dell’elettricità prodotta.

PREZZO DELL’ELETTRICITÀ INFERIORE A QUELLO DEL CARBONE

Il progetto a Golmud, sviluppato dal China Three Gorges Group, venderà la sua energia per 0,316 yuan per kWh, circa cinque centesimi di dollaro. Un prezzo che è inferiore a quello di riferimento di 0.325 yuan del carbone nel paese, secondo quanto riferito dall’agenzia cinese Xinhua. Entrambi i progetti fanno parte di un programma dimostrativo in via di sviluppo nella Prefettura autonoma mongolo-tibetana di Haixi e saranno gestiti direttamente dalla National Energy Administration (NEA), l’ente governativo responsabile dello sviluppo e dell’attuazione della politica energetica. I termini del programma impongono l’utilizzo di componenti all’avanguardia per fungere da catalizzatore per le tecnologie emergenti. Si prevede che il programma si estenderà in termini di portata e scala.

DA PECHINO UN FRENO A PROGETTI SOLARI SU LARGA SCALA

La Cina, tuttavia, ha frenato il sostegno a progetti solari su larga scala alla fine di maggio 2018, mentre i progetti che fanno parte del cosiddetto Top Runner scheme for advanced technology and system design, così come gli impianti che fanno parte del programma di riduzione della povertà, continueranno a ricevere sostegno fino al 2019.

RIDOTTO ANCHE IL SOSTEGNO AL CARBONE

Il sostegno alla messa in funzione di nuova capacità di produzione a carbone è stato ridotto con il 13esimo piano quinquennale che fissa a 1100 GW il tetto massimo di capacità per questa fonte. Come riportato da CoalSwarm e Chinadialogue, l’attuale capacità di carbone è di 993GW ma sono in corso di realizzazione più di 250GW.

LA RETE ELETTRICA CINESE NON REGGE IL PESO DI TROPPE RINNOVABILI carbone

I prezzi di riferimento per l’energia solare così bassi, anche con il sostegno offerto dal programma Top Runner, assumono un ulteriore significato visto che anche le aziende di servizi pubblici hanno aggiunto incentivi economici per decarbonizzare la rete elettrica del paese. La rete stessa, tuttavia, è parte del problema nel limitare gli investimenti delle rinnovabili in Cina. Anche Xinhua, che pure è un’agenzia controllata dal governo, ha riconosciuto che, senza qualche implementazione della rete elettrica, gran parte dell’energia potrebbe andare sprecata.

MOLTA ENERGIA SOLARE SPRECATA

Il solare su larga scala costruito nelle regioni desertiche della Cina nord-occidentale è spesso limitato perché la rete non è in grado di distribuirlo. All’inizio del 2017, la provincia dello Xinjiang rifiutava il 39% dell’energia solare a sua disposizione con il vicino Gansu che, secondo le statistiche ufficiali del governo, ne sprecava il 19%.

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