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Sostenibilità: il ruolo dell’ingegneria chimica nel ripensare i processi produttivi

La sfida che l’industria chimica moderna si trova a fronteggiare consiste nell’ideazione di nuove reazioni e di innovativi processi al fine di rendere disponibili, nel più̀ breve tempo possibile, i prodotti richiesti dal mercato, ottemperando nello stesso tempo ai vincoli, sempre più stringenti

Una delle grandi sfide del futuro è lo sviluppo sostenibile: coniugare le esigenze dell’economia e dell’industria con le ragioni della salute, dell’ambiente e della qualità di vita. La via è stata tracciata da anni anche a livello dell’Unione europea con il “Green New Deal” a cui tutti i paesi europei hanno aderito per assicurare una decarbonizzazione dell’economia entro il 2030 e il 2050.

LA CENTRALITÀ DELL’INGEGNERIA CHIMICA PER LE SFIDE DEL FUTURO

L’importanza di questo processo di mutazione ha reso ancora più evidente la centralità dei principi dell’Ingegneria Chimica, che sono per loro stessa natura, alla base di tutti i processi di trasformazione legati alla materia e all’energia. Per questo, quando si parla di sostenibilità, è necessario fare i conti proprio con l’Ingegneria Chimica, come fanno società quali l’italiana Chemprod società d’ingegneria multidisciplinare con sede a Milano, per garantire la finalità di produrre beni materiali, erogare servizi o ridurre azioni inquinanti legate, ad esempio, alla produzione di un determinato prodotto chimico, di un polimero o di un dispositivo elettronico, assicurando che il processo produttivo di trasformazione venga incontro alle esigenze ambientali.

SI OPERA SULLA BASE DI PROCESSI DI CHIMICA E PETROLCHIMICA, FISICA E MATEMATICA IN NUMEROSI SETTORI

In un tale contesto, l’ingegnere chimico entra in gioco perché opera sulla base di processi chimici e petrolchimici, fisici e matematici, assicurandosi che i processi base a livello molecolare si trasferiscano su base industriale. Una figura professionale, dunque, che è fondamentale per affrontare le sfide tecnologiche di una società moderna in grado di assicurare la realizzazione di combustibili puliti, motori più rispettosi dell’ambiente, dispositivi in grado di controllare le emissioni gassose, strumenti per il trattamento delle acque e le bonifiche, ma anche dispositivi per la depurazione dell’aria, circuiti integrati che necessitano di processi di lavorazione del silicio e dispositivi biomedicali, settore in cui l’ingegnere chimico, grazie alla sua conoscenza della fluidodinamica e dei fenomeni di trasporto, che definiscono le leggi di moto dei fluidi e della diffusione di composti nell’organismo, diventa un alleato prezioso per migliorare la qualità di vita.

DA NON TRASCURARE NEMMENO L’INDUSTRIA ALIMENTARE E QUELLA COSMETICA

Ma non bisogna trascurare nemmeno l’industria alimentare, settore in cui il ruolo dell’ingegnere chimico è di fondamentale importanza per progettare, sviluppare e ottimizzare gli impianti per la produzione dei fertilizzanti per ridurne l’impatto ambientale. O in ultima analisi, la cosmesi, comparto nel quale l’ingegneria chimica ha permesso una produzione a costi contenuti e con processi ecocompatibili di saponi, detersivi, decalcificanti, brillantanti, disossidanti, sbiancanti, ammorbidenti, cere, siliconi, deodoranti, essenze, profumi, cosmetici, e in generale creme di ogni tipo.

VINCOLI ENERGETICI E AMBIENTALI STIMOLANO L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E I PROCESSI PRODUTTIVI

La crescente domanda di prodotti di migliore qualità̀ e gli stringenti vincoli in tema di energia, ambiente e sicurezza hanno stimolato e stanno continuando a stimolare, infatti, l’innovazione tecnologica verso processi a basso impatto ambientale e a più̀ efficiente impiego di materie prime ed energia. Per questo è ipotizzabile che il trend evolutivo in atto nella progettazione delle unità di produzione conduca a una nuova concezione di apparecchiature chimiche, probabilmente multifunzionali, a maggiore efficienza e di dimensioni più̀ contenute rispetto alle attuali nonché più rispettose dell’ambiente e nel complesso sostenibili. Da qui ne discende l’importanza di un sempre maggiore approccio multidisciplinare richiesto all’ingegnere chimico che deve saper trattare di modellazione (fluidodinamica computazionale, simulatori di processo, modelli deterministici) nella progettazione di prototipi e per lo studio e lo sviluppo di processi.

PER L’INGEGNERE CHIMICO UN RUOLO CENTRALE OGGI COME IN FUTURO

Insomma, la sfida che l’industria chimica moderna si trova a fronteggiare consiste nell’ideazione di nuove reazioni e di innovativi processi al fine di rendere disponibili, nel più̀ breve tempo possibile, i prodotti richiesti dal mercato, ottemperando nello stesso tempo ai vincoli, sempre più̀ stringenti, imposti dalle normative e dalle regolamentazioni in materia ambientale e di sicurezza. Una realtà nella quale l’ingegnere chimico si è ritagliato e ancora di più lo farà in futuro, un ruolo centrale grazie all’approccio multidisciplinare e multiscala che gli consentono non solo di comprendere e modellare opportunamente i fenomeni complessi che si realizzano alle diverse scale ma anche quelli che influenzano le caratteristiche del prodotto finale.

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