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Superbonus

Superbonus 110%, gli esperti chiedono certezze normative

Nel 2020 sono state avviate 1.700 pratiche, con 200 milioni di euro di lavori previsti. E nonostante un aumento del 376% di interventi ammessi a detrazione negli ultimi due mesi, secondo Fabio Vidotto (DetrazioniFacili.it) “abbiamo solo visto la punta dell’iceberg

Il superbonus del 110% rappresenta indubbiamente una misura importante per rimettere in moto l’economia ma anche per aiutare l’ambiente. Purtroppo ci sono stati ritardi nell’avvio e permane una incertezza normativa che se eliminate, potrebbe garantire il decollo definitivo di questa opportunità introdotta in Italia lo scorso anno. A sostenerlo è l’ingegnere Fabio Vidotto, tra i massimi esperti in Italia e fondatore del network di professionisti DetrazioniFacili.it.

FINORA RITARDI DOVUTI A DECRETI ATTUATIVI ARRIVATI SOLO A OTTOBRE E A INCERTEZZE NORMATIVE

Secondo Vidotto, infatti, siamo partiti in ritardo “a causa dei decreti attuativi usciti solo lo scorso ottobre, rispetto alla possibilità di effettuare spese già a luglio. Un’incertezza normativa – ha rimarcato l’ingegnere – che ha allungato i tempi per l’avvio delle pratiche, presentate tra l’altro in autunno e in inverno, stagioni in cui i cantieri possono partire solo in maniera limitata. Quindi ci si aspetta assolutamente in questa primavera un enorme rilancio dell’economia nel mondo dell’edilizia, con una crescita esponenziale di cantieri operativi”.

Nonostante ciò, Vidotto chiede però una maggiore certezza normativa sulla misura, “una certezza di risposte, chiarimenti ufficiali” senza più “modifiche di legge”, dell’ultimo minuto pensate magari “per andare incontro a richieste di parte”.

CI ASPETTIAMO UNA PROROGA DEL SUPERBONUS DEL 110% FINO AL 2023-2024

“Quello che ci aspettiamo tutti, che chiediamo a gran voce, è di certo una proroga del Superbonus fino almeno al 2023-2024, per poter accompagnare i clienti, i proprietari delle case, ma anche tutte le imprese e i professionisti che si stanno organizzando in maniera strutturata, a raggiungere l’obiettivo comune di poter riqualificare il Paese in maniera importante”, ha aggiunto il fondatore di DetrazioniFacili.it.

SIAMO ALL’INIZIO DI UN PERCORSO

Finora, considerando il solo 2020, sono state avviate 1.700 pratiche, con 200 milioni di euro di lavori previsti, ovvero circa lo 0,4% del giro d’affari nel settore edilizia, stimato da Ance in 42 miliardi di euro. E nonostante la “crescita esponenziale straordinaria” rivendicata dal governo – a seguito di un aumento del 376% di interventi ammessi a detrazione negli ultimi due mesi, con il numero di nuovi cantieri passati nello stesso periodo da 537 a 2.960 – “in realtà finora abbiamo visto solo la punta dell’iceberg, dal momento che siamo all’inizio del percorso”. Tra l’altro “c’è un tessuto imprenditoriale di piccole e micro imprese che ancora non è riuscita a organizzarsi su come accedere alle misure del superbonus e della cessione del credito come invece hanno fatto le imprese più grandi”.

SERVE MIGLIORE COMUNICAZIONE SULLA MISURA

Oltre tutto c’è molto da fare anche sulla comunicazione della misura: “Purtroppo – ha ammesso Vidotto -, c’è stata una cattiva pubblicità parlando di rimborsi totali. Ipotizzare ristrutturazioni a costo zero è davvero sbagliato, perché in realtà parliamo di interventi di efficientamento energetico, adeguamento e miglioramento sismico dei fabbricati, che possono arrivare a costo quasi zero. In realtà, le opere di ristrutturazione – ad esempio, rifare il bagno di casa o i balconi – non rientrano nel Superbonus 110 e vanno in ristrutturazione edilizia, con una detrazione del 50%, che può essere anche ceduta grazie alla cessione del credito introdotta dal Decreto Rilancio”.

AFFIDARSI AI PROFESSIONISTI

Da qui la necessità di offrire una consulenza adeguata, a privati e aziende, per non incappare in errori a volte parecchio dannosi. “Ecco perché il consiglio è molto semplice e vale per tutti: affidarsi a professionisti esperti e preparati nello sviluppo della verifica delle fattibilità delle detrazioni fiscali e del Superbonus”.

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