Se adottato, il testo Ue consentirà di allineare i benefici finanziari nel breve termine e la creazione di valore legata alle problematiche dello sviluppo sostenibile nel lungo termine.
La Commissione Europea potrebbe adottare entro le prossime due settimane un testo per collegare gli impatti ambientali e umani alla distribuzione dei bonus da parte delle aziende.
PREMI LEGATI AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA’
Secondo quanto anticipato da Euractiv, nel caso in cui venisse adottata la proposta europea, che dovrebbe arrivare precisamente il 15 febbraio, l’iniziativa interesserebbe gli amministratori e i dirigenti che invece di trovare i loro premi legati al profitto li vedranno legati agli obiettivi di sostenibilità. “Se vogliamo allineare l’economia e l’ambiente, è assolutamente necessario che questo si rifletta nel bonus”, ha affermato Pascal Canfin, presidente della commissione ambiente del Parlamento europeo (ENVI) e redattore della clausola che deve essere inserita nel testo.
UNA AZIENDA SU TRE EFFETTUA DUE DILIGENCE CONSIDERANDO DIRITTI UMANI E IMPATTI AMBIENTALI
“Per quanto riguarda la due diligence, uno studio dell’Ue sull’argomento ha rivelato che solo una grande azienda su tre afferma di svolgere la due diligence, tenendo conto di tutti i diritti umani e degli impatti ambientali”, hanno riferito i CEC European Managers, un’organizzazione che rappresenta Manager europei, a marzo 2021, che si è detta d’accordo con l’iniziativa europea.
LE PAROLE DELL’EURODEPUTATA MARIE TOUSSAINT
“Quando parliamo di corporate governance, possiamo vedere che gli interessi economici a breve termine guidano sempre le azioni dei dirigenti aziendali che sono sotto la pressione dei loro azionisti, ad esempio – ha affermato l’eurodeputata Marie Toussaint nel maggio 2022 a Euronews -. Se mettiamo in atto misure per chi non rispetta la regola, gli azionisti non avranno più i mezzi per fare pressione sui dirigenti di Total, Esso, Shell affinché continuino a sfruttare i combustibili fossili in modo tale da mettere in pericolo la vita mondo”.
AUTONOMIA PRESERVATA
Se adottato, il testo consentirà di allineare i benefici finanziari nel breve termine e la creazione di valore legata alle problematiche dello sviluppo sostenibile nel lungo termine. Sono attualmente in corso discussioni per chiarire se la clausola del bonus debba riguardare solo i grandi gruppi societari e se la definizione di tale quadro debba essere il ruolo dell’Ue, ha spiegato Euractiv precisando che secondo Canfin, l’autonomia delle aziende sarà ben preservata.
A suo giudizio, infatti, le aziende rimarranno libere di decidere quanto della loro remunerazione variabile sarà legata agli obiettivi di sostenibilità, e anche cosa includeranno, ad esempio riducendo gli imballaggi in plastica o proteggendo la biodiversità.
GIA’ 100 AZIENDE HANNO BONUS LEGATI A CRITERI AMBIENTALI E SOCIALI
I bonus in circa 100 aziende con sede nell’UE sono già legati a criteri ambientali e sociali, ha sottolineato Canfin. Per la maggior parte, questi criteri riguardano il 10-20% del totale, e in alcuni rari casi anche il 30%, ha aggiunto l’eurodeputato di Renew Europe. Ora, “se non ci muoviamo verso un obbligo (…), non avremo operato una trasformazione della scala necessaria per avere