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Via-Vas, Costa: no incompatibilità per nuovi membri

Per ognuno dei quaranta prescelti – quindi, non con una valutazione meramente discrezionale, ma molto strutturata -, noi abbiamo verificato i carichi pendenti, il casellario giudiziario, le autorizzazioni delle amministrazione pubbliche

“Ricordiamo che la Commissione VIA-VAS presso il Ministero dell’ambiente, la precedente, nasce nel 2011, nel luglio del 2011, e sarebbe dovuta durare tre anni; in realtà, di proroga in proroga, è arrivata praticamente al 2020. Ora, nulla quaestio sulle professioni e i professionisti della precedente Commissione, quanto, invece, sulla la logica della rotazione, del principio, peraltro, sancito da norme dello Stato, quindi andava cambiata. Però io ho preferito – e all’epoca ne parlai anche diffusamente con l’allora sottosegretaria al Ministero dell’ambiente, l’onorevole Gava, ma è un ragionamento indipendente dai colori e dalle appartenenze – che era opportuna una call pubblica. Questa call pubblica ha consentito a 1.240 circa professionisti di fare istanza, ma l’elemento importante era, intanto, chiarire che bisognava fare un ragionamento con una Commissione esterna che valutasse, ovviamente, i curricula e dividere per la prima volta anche i curricula in funzione di quelle che sono le professionalità, ambientale, economista, giuridico, piuttosto che sanitario. Quindi, proprio una rivoluzione interna per produrre il miglior risultato”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa rispondendo al Question Time alla Camera.

“Per ognuno dei quaranta prescelti – quindi, non con una valutazione meramente discrezionale, ma molto strutturata -, noi abbiamo verificato i carichi pendenti, il casellario giudiziario, le autorizzazioni delle amministrazione pubbliche, ove ovviamente richiesto, se dipendenti delle pubbliche amministrazioni, e l’insussistenza di inconferibilità o incompatibilità, così come sancite dalla legge n. 39 del 2013, all’articolo 4, che ci fa risalire obbligatoriamente al primo biennio, ma noi abbiamo preteso anche di risalire oltre. In questo senso, quindi, noi abbiamo verificato se effettivamente ci fossero queste questioni, ma le dico di più: noi lo verifichiamo ogni tot mesi, quindi di nuovo in autunno e di nuovo all’inizio dell’anno prossimo e così via, cioè nel senso che vogliamo essere garantiti”, ha spiegato il ministro.

“Da questo punto di vista, rispetto alle ipotesi dell’interrogazione, io qui tra l’altro ho carteggi che ci dicono che possiamo non temere queste inconferibilità; ovviamente sono carteggi sottoposti a valutazioni. Per tale motivo, io ringrazio dell’interrogazione e, anzi, offro la disponibilità del Ministero dell’ambiente ad aprire tutti i carteggi, magari anche assieme, tanto non c’è nulla da nascondere, su eventuali problematiche che mai si dovessero verificare. La nostra Direzione generale ha effettuato queste verifiche e mi riferisce per iscritto, peraltro, che non ci sono questi problemi”, ha concluso il ministro.

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