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Accordo Carrefour-Brasile per la protezione dell’Amazzonia

Oltre a Carrefour, altre cinque aziende stanno negoziando accordi sulla protezione dell’Amazzonia con il Brasile

L’azienda francese della grande distribuzione Carrefour ha raggiunto un accordo con il governo del Brasile per investire 4 milioni di real all’anno (circa 740mila dollari) in un programma per la preservazione di una parte di foresta amazzonica.

IL PROGRAMMA ADOPT-A-PARK

L’accordo rientra in un programma del ministero dell’Ambiente, guidato da Ricardo Salles, per la raccolta di contributi stranieri per la salvaguardia dell’Amazzonia. Il nome del programma è Adopt-a-Park e, come spiegato lo scorso luglio dal ministro, permetterà a finanziatori sia brasiliani che stranieri – aziende, fondi di investimento, singoli individui – di contribuire alla conservazione di 132 aree nella foresta amazzonica ad un prezzo di circa 10 euro per ettaro.

Il programma consente al governo del Brasile sia di allontanare le critiche ricevute per la scarsa attenzione riservata alla tutela delle aree naturali, sia di condividere le spese con i privati.

Il presidente del paese, Jair Bolsonaro, si è mostrato favorevole ad aprire l’Amazzonia alle attività agricole e di estrazione mineraria, oltre ad aver messo in dubbio l’esistenza dei cambiamenti climatici e ad aver ridotto il budget delle agenzie per la protezione dell’ambiente.

ACCORDI CON CARREFOUR E ALTRE CINQUE AZIENDE

Circa il 15 per cento della porzione brasiliana di foresta amazzonica – ovvero 63 milioni di ettari – rientra nel programma Adopt-a-Park. Carrefour Brasil, l’unità brasiliana del gruppo francese, si occuperà della tutela di 75mila ettari, un’area all’incirca equivalente a quella di New York.

Il ministro Salles ha detto che altre cinque aziende sono in trattativa con il governo per accordi simili, ma non ha rivelato i loro nomi. Messe insieme, le sei società forniranno 14 milioni di real per il finanziamento di iniziative di tutela della foresta amazzonica. È una cifra pari alla metà della somma che il governo destina ogni anno a questo scopo.

Salles ha dichiarato infatti che “oggi il governo investe solo 28 milioni di real all’anno per la preservazione di tutte le aree protette in Amazzonia”.

L’accordo prevede che le aziende si impegnino a proteggere le aree scelte dalla deforestazione e dagli incendi, a rigenerare le zone degradate e ad investimenti nel miglioramento delle infrastrutture.

COLLABORAZIONE CON JOE BIDEN

In campagna elettorale il nuovo presidente americano Joe Biden ha detto che gli Stati Uniti dovrebbero mettere insieme 20 miliardi di dollari per fermare la distruzione della foresta amazzonica ed imporre “conseguenze economiche significative” nel caso in cui la deforestazione dovesse proseguire.

Pochi giorni fa Salles si è riunito con l’ambasciatore americano in Brasile, Todd Chapman, per assicurargli pieno allineamento tra Brasilia e Washington e volontà di collaborazioni con l’amministrazione Biden sui temi ambientali. Salles ha sottolineato la speranza “di ricevere i 20 miliardi che Biden ha promesso durante la campagna. Quei fondi saranno benvenuti”.

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