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Agsm

Agsm, frenata per l’operazione con Aim e A2A

Le perplessità di Lega e di Verona emerse nel corso del cda di Agsm.

“Improvviso colpo di freno sul processo di aggregazione tra Agsm, Aim Vicenza ed il colosso lombardo A2A. Nella Lega (ma non solo) riemergono dubbi e perplessità che erano già presenti nei mesi scorsi ma che sembravano essere stati superati”. È quanto si legge nell’edizione di oggi del Corriere di Verona nella quale si spiega che “adesso toccherà alla politica veronese trovare un nuovo punto di mediazione”.

IL CDA PER DISCUTERE IL PIANO STAND ALONE E LE LINEE GUIDA INDUSTRIALI

“Il consiglio d’amministrazione di Agsm si è riunito l’altro giorno in videoconferenza per discutere una serie di temi, tra cui due delicatissimi: il cosiddetto ‘Piano Stand Alone’, propedeutico alla determinazione del valore di Agsm (da far pesare, ovviamente, sul tavolo delle trattativa con Aim e A2A) e subito dopo le ‘linee guida strategiche del Piano industriale congiunto’ per la mega-aggregazione”, prosegue il quotidiano.

LE PERPLESSITÀ

“Il primo punto, lo ‘stand Alone’, è stato presentato ai consiglieri con un’amplissima slide contenente valutazioni tecnico-economiche sulle performance aziendali, sui flussi di cassa, sulle reti, sugli investimenti in nuovi impianti, sui costi del personale, sui conti economici anche di Amia ed infine sui progetti, compreso quello sul futuro di Ca’ del Bue. A quel punto, la consigliera leghista, Francesca Vanzo, ed anche il vicepresidente di Agsm, Mirko Caliari (Verona Domani) hanno però espresso una serie di perplessità e riserve, anche in modo abbastanza ‘severo»’, facendo le proprie rimostranze sia sulla complessità del documento che avevano da poco ricevuto, sia sulla stessa strategia generale da seguire per l’aggregazione. La discussione è stata perciò stoppata, piuttosto bruscamente. Ed il punto successivo dell’ordine del giorno, quello relativo alle linee guida per il Piano industriale, non è stato neppure affrontato”, ha riferito il Corriere di Verona.

FINOCCHIARO CONTRARIATO?

“Le indiscrezioni parlano di un presidente dell’azienda, Daniele Finocchiaro, palesemente contrariato per una frenata che sicuramente non rientrava nelle previsioni. Riemerge quindi prepotentemente il problema politico di fondo, che è tutto interno alla maggioranza: il grande progetto di aggregazione di Verona e Vicenza coi lombardi di A2A riuscirà ad avere un consenso maggioritario in entrambe le città venete?”, si chiede il quotidiano aggiungendo che “a Vicenza la Lega si era spaccata a metà” mentre “a Verona, il Carroccio aveva sin dall’inizio mostrato perplessità e resistenze, ma poi sembrava fosse stata trovata la quadra”.
“La notizia certa, al momento, è che il colpo di freno c’è stato. Se sia superabile, e come, lo sapremo invece solo nei prossimi giorni”, ha concluso il quotidiano.

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