Advertisement Skip to content
Piombino

Arrivata a Piombino la nave rigassificatrice Golar Tundra

Domenica notte il rigassificatore Golar Tundra è arrivato nel porto di Piombino: dovrebbe entrare in funzione a maggio. Ecco dimensioni, capacità, prezzo e tempistiche della nave per il Gnl acquistata da Snam

La Golar Tundra, la nave rigassificatrice acquistata da Snam a giugno dell’anno scorso, è arrivata domenica notte nel porto di Piombino, in provincia di Livorno.

IL RIGASSIFICATORE APPRODA A PIOMBINO

Era partita ventisei giorni prima da Singapore, ha attraversato il canale di Suez ed è infine entrata nel porto di Piombino verso le ore 23 di domenica 20 marzo, dopo un’attesa di circa quattro ore nel golfo di Follonica. È stata posizionata alla banchina di attracco della darsena nord.

L’operazione si è svolta di notte per non interferire con il traffico giornaliero dei traghetti nell’area.

COS’È, A COSA SERVE, DIMENSIONI E CAPACITÀ DI GOLAR TUNDRA

La Golar Tundra è una nave rigassificatrice – in gergo tecnico si parla di FSRU, ovvero di Unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione – e serve a riportare allo stato gassoso il gas liquefatto (o GNL) trasportato dalle metaniere. La rigassificazione è un processo necessario all’immissione del gas naturale nella rete e al suo utilizzo per il riscaldamento o per l’elettricità.

La Golar Tundra è lunga quasi trecento metri e alta cinquantacinque. Possiede una capacità di rigassificazione di 5 miliardi di metri cubi all’anno.

I COSTI

Snam ha pagato 330 milioni di euro per l’acquisto della Golar Tundra da Golar LNG, una società di infrastrutture per il gas liquefatto con sede nelle Bermuda, un territorio d’oltremare britannico.

LE TEMPISTICHE DI REALIZZAZIONE DEI COLLEGAMENTI

La nave non entrerà in funzione subito, ma a maggio, quando saranno ultimati i lavori per la connessione della nave alle infrastrutture del gas a terra. La tempistica è in linea con quanto anticipato l’estate scorsa: Snam disse infatti che la Golar Tundra sarebbe stata operativa nella primavera del 2023.

Rimarrà a Piombino per tre anni. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Giani, ha ricordato che “gli accordi prevedono che sia operativa per tre anni nello scalo marittimo toscano per poi avere una destinazione finale nell’Adriatico, probabilmente in provincia di Ravenna”.

L’installazione della nave rigassificatrice, molto contestata dalla popolazione, era stata formalizzata il 25 ottobre. La sua permanenza nel porto verrà affiancata a una serie di opere infrastrutturali e di benefici economici – come la riduzione di almeno il 50 per cento delle bollette – per cittadini e imprese del territorio. Il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari (di Fratelli d’Italia), rimane tuttavia contrario al rigassificatore e ha fatto sapere che continuerà a opporsi.

IL COMMENTO DI VILLA (ISPI)

Matteo Villa, ricercatore dell’ISPI, ha scritto che “da metà maggio, la capacità di rigassificazione italiana salirà da 16 a 21 Gmc/a. Praticamente ciò che manca per dire addio alla Russia”, che fino al 2021 è stata la maggiore fornitrice di gas dell’Italia (e dell’Unione europea), con una quota del 40 per cento circa sul totale delle importazioni.

GIANI: “ORA AVANTI CON LE BONIFICHE PER LO SVILUPPO DI PIOMBINO”Piombino

“L’arrivo della Golar Tundra rappresenta, simbolicamente, un traguardo della Toscana del fare. Una Toscana che vuole essere guida e punto di riferimento sia sul piano energetico che su quello ambientale e che si mette a disposizione per consentire al Paese di affrontare i riflessi della crisi legata alla guerra in Ucraina”. Così il presidente della Regione Eugenio Giani torna sull’arrivo della nave rigassificatrice Golar Tundra nel porto di Piombino. E ribadisce la necessità che, in parallelo all’insediamento della nave, vada avanti spedito l’iter delle compensazioni. “Per le compensazioni – prosegue il presidente – essenziali per lo sviluppo di Piombino, penso che prevarrà lo spirito di squadra. E la prima prova sarà l’emendamento presentato da alcuni esponenti Pd, in linea con la strategia della Regione, al decreto legge ora in parlamento sul Piano di ripresa e resilienza, che prevede 40 milioni in più in aggiunta ai 40 milioni già previsti dall’accordo di programma. Il ministro Fitto, con cui ho avuto un colloquio preventivo, si è detto d’accordo. Se il parlamento approverà l’emendamento, ci saranno 80 milioni disponibili, che Invitalia potrà utilizzare per le bonifiche, che sono il primo passo per le compensazioni”.

IL DISTACCO DALLA RUSSIA SUL GAS

La strategia di distacco energetico da Mosca portata avanti dai governi italiani dopo l’invasione dell’Ucraina prevede un maggiore affidamento all’Algeria (via tubo) e al GNL (via metaniera, da riportare allo stato gassoso) di varia provenienza, ma in buona parte statunitense.

Oggi la Russia vale meno del 10 per cento delle importazioni italiane di gas e – stando a Eni – dovrebbe venire sostituita completamente da altri fornitori entro l’inverno 2024.

IL RIGASSIFICATORE DI RAVENNA

Entro la fine del 2023 o l’inizio del 2024 dovrebbe venire installata a Ravenna un’altra nave rigassificatrice da 5 miliardi di metri cubi annui di capacità: è la BW Singapore, acquistata a luglio da Snam per 400 milioni di dollari.

La Regione Emilia-Romagna ha approvato all’unanimità il progetto a fine ottobre.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su