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Emissioni Banche

Aste CO2, per l’Italia 671 milioni di euro nel III trimestre

I prezzi della CO2 registrati nel terzo trimestre dell’anno sul mercato primario e sul secondario (i futures con scadenza a dicembre 2021) “sono raddoppiati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”

Nel III trimestre 2021, l’Italia ha ricavato circa 671 milioni di euro dal collocamento di 11,8 milioni di EUA – le quote europee di emissione – e 10,5 milioni di euro dal collocamento di 186 mila EUA A nelle due sessioni d’asta dedicata al settore aviazione. È quanto emerge dal Rapporto Gse sulle aste di quote europee di emissione del III trimestre 2021. Sempre nel terzo trimestre, ha evidenziato il report, il prezzo medio delle quote di emissione è stato pari a 56,6 euro, oltre il doppio rispetto allo scorso anno.

I RICAVI DELLE ASTE

Dal collocamento degli 11,845 milioni di EUA al prezzo ponderato di 56,6 euro l’Italia ha ricavato 671 milioni di euro. Rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, i volumi all’asta sono diminuiti del 3,1% pari a 380.500 EUA mentre il prezzo medio è aumentato del 107% passando da 27,3 a 56,6 euro. Il risultato complessivo, evidenzia ancora il report del Gse, è stato l’aumento del proventi per il nostro paese che si sono raddoppiati passando appunto da circa 3334 milioni di euro a 671 milioni di euro.

Per quanto riguarda invece le due sessioni d’asta di quote relative all’aviazione EUA A del 1 luglio e del 9 settembre – sulle sei sessioni complessive previste – l’Italia ha collocato all’asta in ognuna delle due sessioni, 93 mila EUA A per circa 10,5 milioni di euro di proventi. Rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno i volumi all’asta sono diminuiti del 15% (-33 mila EUA) mentre il prezzo medio è più che raddoppiato (passando da 26,6 euro a 56,6 euro). Il risultato complessivo è stato un aumento dei proventi per il nostro paese passati da circa 5,8 milioni di euro a 10,5 milioni di euro.

GLI INTROITI DEL MEF

Nel corso del trimestre sono stati versati al MEF 1.370 milioni di euro di cui 718 a seguito dell’aggiudicazione delle quote messe all’asta nel II trimestre 2021 e 652 milioni per le quote tra il 1 luglio e il 28 settembre.

L’ANDAMENTO DEI PREZZI

Dal punto di vista dall’andamento dei contratti di riferimento del mercato del carbonio, i prezzi registrati nel terzo trimestre dell’anno sul mercato primario e sul secondario (i futures con scadenza a dicembre 2021) “sono raddoppiati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”, si legge nel report. “I prezzi hanno nuovamente raggiunto livelli record sul primario il massimo è stato toccato il 28 settembre 2021 quanto il prezzo di aggiudicazione è stato pari a 65 euro mentre sul secondario il 27 settembre quanto il prezzo è stato pari a 64,37 euro”. Infine la differenza giornaliera tra spot EUA e spot ICE (daily future) si è attestata in media intorno ai 18 centesimi di euro mentre la differenza tra spot e il contratto a termine più lontano (dicembre 2026) è aumentata passando da circa 2,4 euro ad inizio gennaio a circa 4,3 euro a fine settembre.

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