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Ecco perché l’utilizzo delle biomasse ha bisogno dell’ingegneria chimica per fare il balzo

CHEMPROD è stata recentemente partner nello sviluppo di due progetti nel settore delle biomasse, volti a far convergere tecnologie e sistemi già consolidati in un unico complesso, per la valorizzazione del Syngas da biomasse per la produzione biometano e la valorizzazione dei sottoprodotti quali CO2 e Idrogeno risultanti.

L’ingegneria chimica sta fornendo una serie di nuove possibilità e opportunità al settore delle biomasse. Il loro utilizzo su scala industriale, in particolare, sta consentendo di andare oltre la semplice produzione di energia elettrica per garantire anche la fornitura di Biocombustibili come Metano, Dimetiletere e Idrogeno in sostituzione dei corrispondenti prodotti fossili. La complessità di questa tipologia di impianti richiede, tuttavia,per massimizzare l’efficienza del sistema, una ottimale integrazione delle diverse unità che lo compongono. Da qui l’intervento dell’ingegneria chimica, per migliorare i processi di produzione e garantire una produzione sostenibile.

LE REALTÀ ITALIANE DEL SETTORE

Tra le realtà del settore, una delle eccellenze italiane è senza dubbio CHEMPROD che ha maturato un’esperienza in 28 anni di attività nel settore chimico ma anche in quello dell’Oil & gas, Farmaceutico e Gas Tecnici. Tutti comparti in cui l’azienda italiana ancora opera e nei quali si è rivelata una una preziosa risorsa al servizio dei propri clienti nel definire il processo ottimale per la trasformazione della materia prima a disposizione nel target di produzione.

SVILUPPATI DUE PROGETTI DA CHEMPROD

Proprio nell’ambito delle biomasse su scala industriale, CHEMPROD è stata recentemente partner nello sviluppo di due progetti nel settore delle biomasse, volti a far convergere tecnologie e sistemi già consolidati in un unico complesso, per la valorizzazione del Syngas da biomasse per la produzione biometano e la valorizzazione dei sottoprodotti quali CO2 e Idrogeno risultanti.

COS’È LA BIOMASSA

La biomassa, per semplificare in poche parole, è la materia organica generata dalle piante e dagli animali appositamente trattata per essere utilizzata come biocombustibile nelle centrali elettriche. I residui di legna da ardere, gli scarti delle lavorazioni dell’industria agroalimentare, i rifiuti organici urbani, le ramaglie verdi di attività forestali e agricole, le alghe marine e gli scarti e reflui di allevamenti sono i materiali di origine organico-vegetale dai quali si produce energia. Quando le biomasse vengono bruciate, rilasciano calore ed emettono una quantità di anidride carbonica assimilabile a quella emessa in natura nel corso di un ordinario processo di fotosintesi.

IL PROCESSO CHIMICO SOTTOSTANTE E COME SI PUÒ MIGLIORARE

In un simile processo chimico, l’approfondita conoscenza delle tecnologie esistenti per i processi di trasformazione, separazione, purificazione, movimentazione e stoccaggio, ha permesso a CHEMPROD di fornire un importante contributo nell’analisi di fattibilità tecnica/economica ed ambientale del progetto, aiutando la committenza a definire al meglio gli obiettivi del progetto e ad ottimizzare la scelta dei processi utilizzati per la trasformazione della materia prima nel prodotto desiderato. La riduzione dell’impatto ambientale è stato un elemento determinante nella scelta delle soluzioni progettuali e tecnologiche adottate.

L’analisi di fattibilità è stata poi completata da una approfondita selezione dei sistemi / package esistenti sul mercato, per l‘ottimizzazione finale e customizzazione del progetto.

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