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Giappone Petrolio

Il Giappone si attrezza per le carenze di energia

Il Giappone potrebbe sperimentare gravi interruzioni di corrente quest’estate, e forse carenze di energia anche il prossimo inverno

Il ministro del Commercio e dell’industria del Giappone sta valutando una serie di misure per gestire eventuali carenze di elettricità nelle stagioni estive ed invernali, quelle in cui la domanda di energia nel paese raggiunge solitamente un picco.

UNA NUOVA CRISI IN ESTATE

Dopo la crisi dell’inverno scorso, il ministro del Commercio Hiroshi Kajiyama ha detto che il Giappone potrebbe sperimentare gravi interruzioni di corrente quest’estate e che sarà difficile garantire una capacità di generazione sufficiente nell’area di Tokyo il prossimo inverno. Ha chiesto alle autorità di prepararsi a questa eventualità, alle società energetiche nazionali di garantirsi forniture adeguate in anticipo e ai consumatori di risparmiare sui loro utilizzi di elettricità.

COMUNICAZIONI TEMPESTIVE

Il ministero conta inoltre di fornire comunicazioni tempestive sulla situazione della domanda e dell’offerta di elettricità con l’obiettivo di prevenire eventuali carenze di energie. Come ricorda Argus, proprio la mancanza di informazioni aggiornate è stato uno dei motivi che ha portato alle limitazioni di elettricità e combustibile lo scorso gennaio.

LIVELLI DI SURPLUS NON IDEALI

Stando alle previsioni realizzate ad aprile, nel mese di luglio il Giappone potrà contare su un surplus nelle forniture energetiche del 4,3 per cento, che salirà al 4,9 per cento ad agosto e al 7,5 per cento a settembre, nel caso in cui le temperature dovessero raggiungere nuovamente i massimi dello scorso decennio. Si tratta di valori superiori a quello della riserva minima di emergenza (il 3 per cento), ma molto al di sotto rispetto alla percentuale di surplus giudicata ideale (l’8 per cento).

PROBLEMI DI DISTRIBUZIONE

In mancanza però di un’adeguata distribuzione intra-regionale dell’energia, le previsioni dicono che l’area del Kansai – nel Giappone centro-meridionale – dovrà affrontare una carenza di 1000 megawatt a luglio e di 770 MW ad agosto. I livelli delle riserve nella zona di Tokyo scenderanno al 2,6 per cento a luglio e allo 2,7 per cento ad agosto. La regione di Chubu – nel Giappone centrale, dove si trova l’area metropolitana di Chukyo – resterà senza capacità inutilizzata a luglio e disporrà di un surplus minimo, dell’1,5 per cento, ad agosto.

GLI INVITI DELLE AUTORITÀ

L’autorità che si occupa del coordinamento intra-regionale degli operatori di trasmissione energetica, l’OCCTO, aveva avvertito già a marzo le società energetiche di prendere precauzioni in modo da garantire forniture stabili di elettricità per il prossimo inverno, visto che i livelli delle riserve in sette regioni del paese potrebbero scendere al di sotto della soglia del 3 per cento. L’area più colpita sarebbe quella di Tokyo: se dovessero verificarsi di nuovo temperature rigide come quelle dello scorso inverno, la domanda di energia supererà le forniture nei mesi di gennaio e febbraio.

LA CRISI DELLO SCORSO INVERNO

Lo scorso gennaio il Giappone è passato per una seria energetica dovuta ad una combinazione di più fattori: il freddo insolito, la domanda superiore del previsto, la bassa capacità produttiva degli impianti nucleari e solari, la carenza di gas naturale liquefatto (GNL).

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