Secondo il governo, il nuovo obiettivo fissato dalla Grecia sul gas non comprometterà il suo piano per aumentare l’energia verde e tagliare le emissioni di carbonio del 55% entro il 2030, in conformità con gli obiettivi dell’UE sul cambiamento climatico.
Anche la Grecia ha annunciato che accelererà la ricerca di gas nel suo territorio per ridurre la dipendenza dalla Russia. Con circa il 40% del fabbisogno energetico annuale coperto da approvvigionamenti russi, Atene ha intenzione di imprimere una spinta alle attività esplorative con l’obiettivo di condurre le sue prime perforazioni di prova entro la fine del 2023. Ad comunicarlo è stato il primo ministro Kyriakos Mitsotakis, secondo quanto riferito dal sito greco in lingua inglese Ekathimerini.
LE PAROLE DEL PREMIER GRECO: AUMENTEREMO LA NOSTRA INDIPENDENZA ENERGETICA
“Accelerare lo sfruttamento delle risorse energetiche nazionali del paese ci permetterà, se siamo fortunati e abbiamo campi di gas naturale sfruttabili, di aumentare la nostra indipendenza energetica, la nostra sicurezza energetica”, ha detto Mitsotakis in una riunione con i funzionari dell’energia e degli idrocarburi.
ENTRO IL 2023 UN QUADRO CHIAVE DELLE RISERVE
Mitsotakis ha detto che il paese vuole avere un quadro chiaro entro il 2023 se ci sono giacimenti sfruttabili, e ha aggiunto che ci sono indicazioni che possono rendere il governo “ottimista”. “Se abbiamo riserve significative di gas, sostituiremo le importazioni con la nostra ricchezza nazionale”, ha detto il premier, delineando l’ambizione della Grecia di diventare un produttore di gas e un hub per lo stoccaggio e il trasferimento di gas al resto d’Europa.
LE RICERCHE IN SEI AREE DI TERRA E MARE
Ma dove sono dirette le indagini che i greci hanno intenzione di iniziare?Le ricerche saranno effettuate in sei aree di terra e di mare nella Grecia occidentale e a ovest di Creta.
I RAPPORTI DEGLI SCIENZIATI: RISERVE PER 250 MLD DI EURO
In un recente rapporto che cita nuovi studi della Hellenic Hydrocarbon Resources Management SA (HHRM) e dell’Accademia di Atene, l’Istituto non governativo di Energia per l’Europa sud-orientale (IENE), i ricercatori hanno sostenuto che se solo un quarto delle trivellazioni previste nello Ionio e a ovest di Creta (quindi a due passi dall’Italia) avranno successo, la Grecia potrebbe trovarsi di fronte a depositi di 70-90 mila miliardi di piedi cubi di gas naturale, che coprirebbero il 15-20% del consumo annuale dell’Unione europea. La IENE ha ribadito le stime della HHRM secondo cui le riserve della Grecia potrebbero valere fino a 250 miliardi di euro.
NESSUN PROBLEMA PER IL PIANO ‘GREEN’
Secondo il governo, il nuovo obiettivo fissato dalla Grecia non comprometterà il suo piano per aumentare l’energia verde e tagliare le emissioni di carbonio del 55% entro il 2030, in conformità con gli obiettivi dell’UE sul cambiamento climatico. “È semplicemente un percorso alternativo verso lo stesso obiettivo”, hanno aggiunto.
SI PENSA A UNA NUOVA LEGGE SUL MODELLO EGIZIANO PER ACCELERARE LO SFRUTTAMENTO DELLE RISERVE
Nel corso della stessa riunione, riferisce Ekathimerini, il ministro dell’energia e dell’ambiente Kostas Skrekas ha detto che sarà introdotta una nuova legislazione per consentire questa accelerazione, annunciando la creazione di una task force speciale proprio per raggiungere questo obiettivi. Secondo alcune fonti del sito greco, l’interesse sembra fortemente concentrato sulle riserve offshore, mentre la nuova legislazione che faciliterà il loro sfruttamento sarà realizzata secondo linee simili ai regolamenti che hanno permesso di sfruttare le riserve offshore dell’Egitto.