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Decreto Energia

La crisi ucraina incide su bollette e carburante. All’Italia serve nuova energia

Come reagirà il governo Draghi alla crisi del gas derivante dal conflitto in Ucraina? Oggi l’Ue pubblica il piano energia

Tredicesimo giorno di guerra. La guerra in Europa, l’invasione di Putin in Ucraina. Le conseguenze, in Italia e nel versante ovest del Vecchio Continente si sentono sempre di più. Nel primo pomeriggio di oggi, la Commissione Europea renderà noto il suo Piano Energia.

PREZZI DEL PETROLIO ANCORA SU

I prezzi del petrolio non accennano a calare. Infatti, i futures sul greggio Brent di riferimento per maggio sono saliti di 3,07 dollari, o del 2,49%, a 126,28 dollari al barile. I futures sul greggio US West Texas Intermediate Wti, con consegna ad aprile, sono aumentati di 2,29 dollari, o 1,92%, a 121,69 al barile.

Un “divieto delle esportazioni petrolifere russe di (circa) 7 milioni di barili al giorno di greggio e prodotti petroliferi è una grande ragione per un ulteriore aumento previsto dei prezzi del petrolio…”, ha affermato NS Ramaswamy, capo delle materie prime di Ventura Securities Ltd.

IL GAS: ITALIA E RUSSIA ANCORA INSIEME?

Come detto, oggi pomeriggio l’Ue farà le sue proposte per dire addio alle forniture di Mosca. Anche l’Italia è al lavoro per ridurre la dipendenza dal gas russo. Lo ha ribadito ancora una volta il presidente del Consiglio Mario Draghi, a Bruxelles per incontrare la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. “Discuteremo di meccanismi di diversificazione, riorganizzazione e compensazione, a tutela di cittadini e imprese. L’Italia è al lavoro per ridurre in tempi rapidi la sua dipendenza dal gas russo”, ha confermato il premier che ribadito la telefonata all’emiro del Qatar, Al Thani, per parlare di un rafforzamento della cooperazione energetica tra i due paesi.

IL COSTO DEL CARBURANTE SU STRADA E PER MARE

Il momento è delicato perché il segno più tangibile della crisi energetica è quello dei prezzi della benzina. E la protesta si allarga dalle strade al mare: dopo i camionisti adesso sono i pescherecci a minacciare un’astensione di una settimana. “A soffrire è tutta la filiera del fresco ittico. Anche le nostre pescherie risentono delle tensioni che attraversano il comparto del pesce”. Così Raffaele Viggiani, Presidente Assoittici Confesercenti che chiede al Governo di intervenire. “Taglio delle accise, sterilizzazione dell’iva, credito d’imposta per far fronte agli enormi aumenti di benzina e gasolio da una parte e di luce e gas dall’altra, sono azioni che si rendono necessarie. Il caro bollette e il caro carburante sono questioni che attengono tutte le categorie della filiera: della logistica alle imprese produttive e della distribuzione. Il Governo non può intervenire per singoli settori, serve un’azione organica di contenimento degli aumenti che, presumibilmente, continueranno nelle prossime settimane”.

IL DURO COMMENTO DEL CODACONS

Da inizio anno la benzina ha subito un rincaro del +13,3%, mentre il gasolio è aumentato del +15,2%, con un maggiore costa per un pieno ad un’auto di media cilindrata pari a +12 euro. Lo afferma il Codacons, commentando i dati diffusi oggi dal Mite.

E nel confronto con il 2021 i dati sui carburanti appaiono addirittura tragici. Considerando i listini alla pompa in vigore oggi elaborati da Quotidiano Energia, pari ad una media di 2,010 euro/litro la benzina, 1,910 euro/litro il gasolio, un litro di verde – calcola il Codacons – costa il 28,3% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre per il gasolio si spende addirittura il 33% in più con un rincaro sul pieno pari a +22,2 euro per una auto a benzina, +23,7 euro per una vettura diesel. La stangata raggiunge così quota +533 euro annui a famiglia in caso di auto a benzina, +568,8 euro la maggiore spesa annua per i rifornimenti in caso di auto diesel.

IL PIANO ENERGIA DEL GOVERNO DRAGHI

E allora, l’esecutivo guidato da Mario Draghi deve necessariamente correre ai ripari. Come scrive Andrea Pira su Milano Finanza, “il Ministero dell’Economia non esclude di anticipare il Documento di economia e finanza”. Lo scopo è di ragionare su nuovi interventi in materia di energia “abbastanza ampi da ricomprendere tutto ciò che rientra in questo insieme”. Vale a dire “anche i rincari”.

Seguiranno giorni di importanti valutazioni, dunque. La guerra ucraina continua a entrare nelle nostre case.

 

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