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Mare del Nord

Petrolio, Norvegia: prezzi bassi influenzeranno produzione

All’inizio dell’anno, le aziende avevano pianificato circa 50 pozzi esplorativi per il 2020. Al momento già dieci sono stati cancellati

Per il momento la produzione di petrolio in Norvegia viene mantenuta costante, nonostante il crollo del prezzo del petrolio e l’epidemia di coronavirus. Ma un periodo prolungato di bassi prezzi del petrolio e di attività di esplorazione ridotta potrebbe avere un impatto sulla produzione di petrolio in futuro. È il monito lanciato dalla Direzione norvegese del petrolio (NPD) secondo quanto riportato da Oilprice.

DIECI POZZI ESPLORATIVI GIA’ CANCELLATI

Con il crollo dei prezzi petroliferi e l’incertezza sul mercato globale del petrolio, le aziende che operano sulla piattaforma continentale norvegese (NCS) hanno cominciato ad annunciare una riduzione delle spese e il rinvio di alcuni pozzi esplorativi inizialmente previsti per il 2020, ha ammesso la NPD. All’inizio dell’anno, le aziende avevano pianificato circa 50 pozzi esplorativi per il 2020.

“Quello a cui stiamo assistendo ora è sia il rinvio delle esplorazioni dei pozzi sia i ritardi o gli annullamenti della mappatura geofisica. Ad oggi, sembra che circa 10 pozzi esplorativi saranno rinviati, il che significa che ci saranno circa 40 pozzi esplorativi nel 2020. Tuttavia, non possiamo escludere ulteriori cambiamenti in futuro”, ha detto il direttore generale della NPD Ingrid Sølvberg. “Al momento c’è una notevole incertezza su quali attività saranno cancellate o posticipate nei prossimi mesi”, ha detto Sølvberg, osservando che l’autorità sta seguendo da vicino gli sviluppi per comprendere le potenziali conseguenze in termini di risorse di ritardi e cancellazioni. “Sono stati annunciati sostanziali tagli dei costi, che riducono sia l’attività di esplorazione, sia gli investimenti e i costi operativi che continuano a correre”, ha detto Sølvberg.

RIPERCUSSIONI SU POSTI DI LAVORO E CATENA DI FORNITURA

“La riduzione dell’attività di esplorazione nel lungo periodo influenzerà quindi anche la produzione futura del Mare del Nord“, ha detto l’NPD. A più breve termine, la crisi porterà alla perdita di posti di lavoro e a conseguenze drammatiche per la catena di fornitura dell’industria petrolifera e del gas norvegese, poiché il personale altamente qualificato che perderà posti di lavoro nell’industria petrolifera probabilmente troverà lavoro in altri settori, ha avvertito la NPD.

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