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Rampelli

Rampelli bacchetta Arera: aspettiamo da marzo esiti indagine sul funzionamento dei mercati

Rampelli: “Di grande importanza la presa di posizione del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul caro energia”

Il prezzo dell’energia in Italia è diventato “insostenibile”. Ma se da un lato è un bene l’azione di Governo per contrastare i rincari dall’altra “aspettiamo gli esiti dell’indagine di Arera sul funzionamento dei mercati che doveva arrivare a marzo”. Non usa mezzi termini il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli affidando le sue parole ai social.

“BENE PRESA DI POSIZIONE DELLA PRESIDENTE MELONI CHE VUOLE RISOLVERE IL CARO ENERGIA”

“Di grande importanza la presa di posizione del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul caro energia, un’eccezione nel quadro europeo che il governo, con il supporto del Parlamento, vuole risolvere con coraggio e determinazione, dandogli carattere di priorità. Il presidente Meloni ieri alla Camera ha chiarito che oltre al DL bollette a sostegno di famiglie e imprese sul caro energia, sta lavorando per l’abbassamento strutturale del prezzo dell’energia per i cittadini italiani”, ha affermato Rampelli aggiungendo come sia “ormai sotto gli occhi di tutti l’insostenibile differenza di prezzo dell’energia elettrica tra l’Italia e le principali nazioni europee, che grava sui bilanci di famiglie e imprese rendendo impossibile a queste ultime competere sui mercati europei e internazionali”.

NEL 2024 COSTO MEDIO ELETTRICITÀ ITALIANO A 108 EURO AL MWH, IN FRANCIA È STATO 58 EURO, IN GERMANIA 78

Nel 2024 l’Italia ha pagato un costo medio dell’elettricità pari a 108,52 euro per megawattora decisamente più alta rispetto al resto d’Europa: il prezzo medio dell’elettricità in Francia è stato di 58,02 euro per megawattora, in Germania è stato pari a 78,51 euro per megawattora e in Austria di 81,54 euro per megawattora. La Spagna si è attestata a 63,04 euro per megawattora mentre l’area scandinava ha visto prezzi addirittura di 38,06 euro per megawattora.

“La presidente Meloni – ha precisato Rampelli – ha dichiarato il suo personale impregno a far luce sulle varie cause di questo divario, a partire dalla stessa formazione del prezzo dell’energia sui mercati italiani all’ingrosso, così come abbiamo chiesto già a partire dallo scorso anno proprio in aula”.

“ASPETTIAMO ESITI INDAGINE ARERA SUL FUNZIONAMENTO DEI MERCATI, ERA ATTESA A MARZO”

Rampelli, in particolare, ha chiesto conto ad Arera dell’indagine avviata a ottobre scorso sul funzionamento dei mercati dove si forma il prezzo, “a seguito delle numerose sollecitazioni, chiedendo tra l’altro di rendere noti gli esiti dell’indagine svolta al fine di comprendere se siano stati rilevati comportamenti speculativi degli operatori che abbiano potuto incidere negativamente sulla formazione del prezzo unico nazionale. Arera si era impegnata a trasmettere gli esiti dell’indagine al Parlamento entro la fine del mese di marzo, ma siamo ancora in attesa di riceverli”.

AD APRILE COSTO ENERGIA ITALIA A 100 EURO AL MWH, IN FRANCIA 42 IN GERMANIA 78

Intanto ad aprile il prezzo dell’energia in Italia è stato di 100 euro/MWh, mentre in Germania è stato di 78, in Francia di 42 e in Spagna di 27. “In particolare la Germania ha – in partenza – le condizioni più simili alle nostre, non ha nucleare, brucia carbone più o meno nella stessa proporzione con cui noi traiamo energia dall’idroelettrico (con la differenza non irrilevante che il carbone è combustibile fossile e l’idroelettrico è energia rinnovabile)”, ha evidenziato il parlamentare.

“Segni indelebili di una pessima amministrazione dell’energia negli scorsi decenni che – ha concluso Rampelli- lo stesso Draghi ha denunciato cercando di scuotere l’Ue, non riuscendo tuttavia a governare questo ginepraio inestricabile di interessi e rendite di posizione cui porremo rimedio. Con buona pace di chi ieri si è dimostrato incapace e oggi abbaia alla luna”.

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