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GSE

Rinnovabili, 14,8 mld per la sostenibilità. Il Rapporto Gse

Colarullo (Utilitalia): Gse al centro nel processo di evoluzione e transizione sostenibile italiana

Per il 2019 un dato di consumi da rinnovabili intorno al 18% sopra l’obiettivo previsto del 20% e in via di raggiungimento per l’obiettivo del 30% previsto per il 2030. Mentre ammontano a 14,8 miliardi di euro le risorse gestite dal Gse per la promozione della sostenibilità, di cui 11,4 miliardi di incentivi per l’energia elettrica: è quanto emerge dai numeri del Rapporto attività 2019 presentato oggi via webinar.

VETRO’: RUOLO CHIAVE DA RINNOVABILI ED EFFICIENZA

“In questo periodo così delicato per il nostro Paese, chi come noi opera in un settore strategico come quello energetico, è chiamato ad rafforzare il proprio impegno a beneficio della collettività. Per questo abbiamo collaborato con il Ministero dello Sviluppo Economico allo scopo di confermare e prorogare il nostro impegno, ma abbiamo anche avviato un’azione mirata a sostegno della sanità, a iniziare da quella lombarda, che è stata quella maggiormente colpita da questa pandemia”, ha detto il presidente del Gse, Francesco Vetrò aggiungendo che il settore è “cambiato in modo irreversibile” negli ultimi anni. “Le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica – ha concluso – potrebbero assumere un ruolo chiave nel rilancio del paese in ottica di crescita, competitività e investimenti”.

EVITATE 43 MILIONI DI TONNELLATE DI GAS SERRA IN ATMOSFERA

“A fronte di queste risorse ci sono stati dei risultati importanti: abbiamo evitato di consumare 111 milioni di barili di petrolio, di immettere 43 milioni di tonnellate di gas serra e abbiamo contribuito ad attivare 2,6 mld di euro di nuovi investimenti con 50 mila unità di lavoro annue”, ha precisato Luca Benedetti. Head of Energy Studies, Statistics and Sustainability del Gse nel corso del webinar.

GLI INCENTIVI

La società presieduta da Francesco Vetrò e guidata da Roberto Moneta ha garantito quindi 11,4 miliardi di incentivi per l’energia elettrica, 1,3 miliardi per l’efficienza energetica e le rinnovabili termiche, 800 milioni per i biocarburanti e 1,3 miliardi di proventi dalle aste ‘verdi’ del meccanismo Ets.

SONO 900 MILA LE RINNOVABILI ELETTRICHE CONNESSE

Quanto agli impianti in esercizio, il rapporto registra 900 mila collegamenti alle rinnovabili elettriche per una potenza totale di 55.500 megawatt con il fotovoltaico al primo posto (880 mila unità) seguito dall’eolico (5600) e dalle altre fonti. Infine per quanto riguarda i controlli sono stati avviati 1939 procedimenti di verifica nel 2019 di cui 1803 con sopralluogo e 136 mediante riscontro documentale.

Le prossime tappe? “Tanto è stato fatto ma siamo consapevoli che dobbiamo migliorare tanto. Però vorrei sottolineare che è stato avviato un percorso di semplificazione e cambiamento che ci porterà a lavorare sempre più a contattato con cittadini e imprese”, ha spiegato Paola Liberali, Specialist Customer Service Management del Gse.

COLARULLO (UTILITALIA): IL GSE AL CENTRO NEL PROCESSO DI EVOLUZIONE E TRANSIZIONE SOSTENIBILE ITALIANA

Una ripartenza che deve avere la semplificazione come parola chiave della Fase 2 e che dovrà vedere negli strumenti per fronteggiare la crisi economica, innescata dall’emergenza sanitaria, un’opportunità per accelerare ancora di più la transizione verso lo sviluppo sostenibile e il Green deal, da cogliere con determinazione. Una ripartenza che deve avere la semplificazione come parola chiave della Fase 2 e che dovrà vedere negli strumenti per fronteggiare la crisi economica, innescata dall’emergenza sanitaria, un’opportunità per accelerare ancora di più la transizione verso lo sviluppo sostenibile e il Green deal, da cogliere con determinazione. Questo, in sintesi, il messaggio del Direttore generale di Utilitalia Giordano Colarullo nel suo intervento al webinar organizzato oggi dal Gse per presentare il rapporto sulle attività del 2019.

“Quella di oggi è l’occasione fondamentale per un dialogo con un organismo così centrale per la vita del settore energetico sia per le imprese che per i cittadini – ha detto il direttore generale di Utilitalia Colarullo -. In questa giornata vorrei parlare di tre punti essenziali a cominciare dal contesto: ci troviamo in un ambito in cui l’Europa ha licenziato il Green Deal per garantire una forte accelerazione per la sostenibilità mentre l’Italia ha licenziato il Pniec con impegni molto forti e target ambiziosi che non possono essere appannaggio di un solo settore. Il quesito che viene posto è: è intenzione per le imprese perseguire gli obiettivi di sostenibilità alla luce del Covd-19? Noi pensiamo di si, anzi la discontinuità creata dal coronavirus può essere sfruttata ma richiede un impegno sulle regole, soprattutto su autorizzazioni, o per gli acquisti con il Codice appalti – ha precisato Colarullo -. E per quanto riguarda il Gse è necessario, soprattutto per quanto riguarda il mercato dei Titoli a efficienza energetica, che si pensi a una maggiore trasparenza e semplicità nell’approvazione dei progetti a una più celere approvazione dei limiti di risparmio energetico e un maggior coordinamento tra gli uffici del Gse stesso ed evitare rischi regolatori derivanti dai contenziosi”. Poi, ha concluso, “visto che siamo una una fase di discontinuità perché non focalizzarsi anche su una estensione del perimetro, per esempio, al riciclo della materia al fine di risparmiare energia e materia prima? Tutte queste misure mettono il Gse al centro nel processo di evoluzione e transizione sostenibile italiana. Per questo riteniamo che gli interventi del 2019 con il dialogo con cittadini e amministrazione sia stato fondamentale così come quello con le associazioni e auspichiamo che per il 2020 si proceda su questo percorso”.

MONETA: PAROLA D’ORDINE PER IL FUTURO DEVE ESSERE COOPERAZIONE

“La nostra parola d’ordine per il futuro deve essere cooperazione. Gse, con la sua attivita’, alimenta le radici di sostenibilita’ del Paese. L’attitudine all’ascolto e’ entrata nel nostro Dna e da questa attitudine parte il nostro impegno per il futuro, che sara’ orientato nella direzione di un maggior radicamento sul territorio, sull’innovazione e sulla moltiplicazione delle sinergie istituzionali e non solo. Gse e’ un ente importante, ma da soli non si va da nessuna parte”, ha detto l’amministratore delegato Roberto Moneta, facendo il punto sullo stato del settore

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