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Batterie

Batterie, l’Unione europea lavora a nuovi obiettivi di riciclo

L’Unione europea si doterà di obiettivi “ambiziosi ma realistici” sul riciclo per le batterie, con l’obiettivo di creare una filiera sostenibile

A partire dal 2030 l’Unione europea introdurrà degli obiettivi di riciclo obbligatori per i produttori di batterie e per quelli di automobili elettriche.

UNA FILIERA SOSTENIBILE DELLE BATTERIE

Il commissario europeo per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, Virginijus Sinkevičius, ha detto al Financial Times che l’aggiornamento della direttiva comunitaria sulle batterie andrà a contrastare l’utilizzo di sostanze pericolose, proponendo nel contempo degli obiettivi “ambiziosi ma realistici” per il riciclo dei materiali utilizzati, in modo da permettere la creazione di una “filiera delle batterie sostenibile”.

“La crescita esponenziale a livello globale della domanda di batterie porterà ad un aumento equivalente della domanda di materie prime, in particolare di cobalto, nickel e manganese. Dobbiamo sforzarci per una produzione e un consumo sostenibili e per ridurre l’impronta di carbonio delle batterie”, ha dichiarato Sinkevičius.

A fine novembre il vicepresidente della Commissione europea, Maroš Šefčovič, si era detto “fiducioso” che entro il 2025 l’Unione europea raggiungerà l’autosufficienza per le batterie.

UNA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA SULLE BATTERIE

Domani la Commissione europea proporrà un aggiornamento della direttiva europea sulle batterie: sarà il primo in oltre un decennio e servirà a “svecchiare” il regolamento per adeguarlo agli ultimi sviluppi di una tecnologia considerata cruciale per l’affermazione della mobilità elettrica e delle fonti rinnovabili. L’Unione europea ha intenzione di raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050 e, secondo Sinkevičius, entro i prossimi dieci anni diventerà il secondo mercato più grande al mondo per i veicoli elettrici, dopo la Cina.

Sinkevičius ha anticipato che i produttori che vorranno vendere le loro batterie nel mercato unico europeo dovranno rispettare degli standard ambientali molto elevati. I produttori di auto elettriche dovranno rivelare la quantità di materiale riciclato presente nelle batterie utilizzate e raggiungere le quote obbligatorie per il 2030 e il 2035. Sinkevičius ha precisato che le nuove regole non ostacoleranno lo sviluppo di queste tecnologie ma che al contrario “incentiveranno gli investimenti e la capacità di produzione per le batterie sostenibili in Europa e oltre”, oltre a fornire “certezza giuridica”.

Prima di fissare con precisione gli obiettivi per i prossimi dieci e quindici anni, Bruxelles dovrà realizzare delle valutazioni d’impatto e confrontarsi con le aziende del settore della mobilità elettrica e dell’industria chimica.

UN CICLO DI VITA PIÙ LUNGO

Secondo una stima della Commissione europea il litio, uno dei componenti principali delle batterie, possiede un’efficienza di riciclo soltanto del 50 per cento. Sinkevičius ha detto che, piuttosto che incoraggiare l’estrazione di più metallo, Bruxelles vuole soddisfare il fabbisogno di batterie attraverso un mercato secondario per i materiali riciclati.

La nuova normativa proporrà anche delle misure per estendere il ciclo di vita delle batterie e per riqualificare quelle esauste per nuovi scopi. Tra i piani di Bruxelles per il futuro ci sarebbe anche l’eliminazione graduale delle batterie non ricaricabili.

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