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Batterie

Cosa fa 24M sulle batterie semi-solide

Rispetto a quelle tradizionali, le batterie semi-solide sono più sicure, meno infiammabili e meno costose da produrre. Ma è ancora presto per l’utilizzo nei veicoli

La società commerciale giapponese Itochu è diventata l’azionista di maggioranza di 24M Technologies, un’azienda americana specializzata nello sviluppo di tecnologie per le batterie “semi-solide”. La produzione di massa di queste batterie dovrebbe iniziare quest’anno in Thailandia.

UN GIRO DA QUASI 57 MILIONI

Con un giro di raccolta fondi da 56,8 milioni di dollari – al quale hanno partecipato altri investitori giapponesi come Fujifilm, attiva anche nel settore chimico –, Itochu possiede ora il 30 per cento di 24M. Come scrive il Nikkei Asia, la mossa è un ulteriore segnale del nuovo focus della società sulle batterie, la cui domanda globale è in aumento per via della maggiore diffusione dei veicoli elettrici.

COSA SONO LE BATTERIE SEMI-SOLIDE

Gli elettrodi delle batterie agli ioni di litio (la tecnologia di batterie più diffusa) utilizzano elettroliti liquidi. Le batterie di 24M, invece, sono allo stato semi-solido, e l’elettrolita si presenta come una sostanza di tipo argilloso.

L’assenza di un elettrolita liquido aumenta la sicurezza delle batterie, riducendone l’infiammabilità, e abbassa i costi di produzione fino al 25 per cento grazie al numero inferiore di materiali necessari alla produzione. 24M afferma che, in termini di capacità, le batterie semi-solide sono simili a quelle “convenzionali” agli ioni di litio, e anzi l’azienda punta renderle più performanti.

CHI PRODURRÀ LE BATTERIE

24M si occupa di sviluppare la tecnologia; la produzione concreta delle batterie – principalmente in Asia e in Europa – è affidata ad altre compagnie in possesso della licenza. Il Nikkei Asia scrive che visto che la tecnologia di 24M è di fatto già pronta, le batterie semi-solide basate su di essa dovrebbero arrivare sul mercato prima di quelle sviluppate da altre aziende, come la giapponese Toyota Motor.

Global Power Synergy, una sussidiaria della compagnia energetica thailandese PTT, sta già lavorando agli impianti di produzione e conta di portare sul mercato le batterie entro quest’anno. La “giga-fabbrica” di batterie dell’azienda norvegese Freyr dovrebbe entrare in funzione nel 2023.

8 GWH NEL 2021

Stando alle previsioni, l’output globale delle batterie semi-solide di 24M raggiungerà gli 8 gigawattora nel 2021, una capacità in grado di alimentare 140mila veicoli elettrici.

GLI UTILIZZI DELLE BATTERIE SEMI-SOLIDE

La tecnologia di 24M dovrebbe inizialmente trovare applicazione per lo stoccaggio di energia nelle fabbriche e negli impianti solari. L’utilizzo nei veicoli elettrici, invece, sarà successivo, quando ci sarà un miglioramento della capacità e dei tempi di ricarica.

L’ANNUNCIO DI SK IE TECHNOLOGY

La società sudcoreana SK IE Technology ha fatto sapere di voler sviluppare nel prossimo futuro anche materiali per le batterie allo stato solido. L’amministratore delegato Rho Jae-sok sostiene che le batterie allo stato solido verranno immesse in commercio solo dopo il 2030, e che dunque “coesisteranno per un certo periodo” con le batterie agli ioni di litio.

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