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Elettricità

Negli Stati Uniti l’autorità dell’energia si concentrerà sul rischio climatico

Dopo la crisi in Texas, la FERC ha detto che esaminerà le minacce rappresentate dal cambiamento climatico alla stabilità delle reti elettriche degli Stati Uniti

La Federal Energy Regulatory Commission (FERC), l’autorità federale che si occupa della regolazione del mercato energetico negli Stati Uniti, ha fatto sapere che esaminerà le minacce poste dai cambiamenti climatici e dagli eventi metereologici estremi alla rete elettrica del paese. L’annuncio è arrivato una settimana dopo la crisi energetica in Texas, quando una tempesta di freddo ha causato interruzioni di corrente in tutto lo stato, lasciando milioni di persone senza elettricità per il riscaldamento.

COSA HA DETTO LA FERC

In un comunicato il presidente della FERC, Richard Glick, ha detto che “gli effetti del cambiamento climatico sono già evidenti”, e che “dobbiamo fare tutto il possibile […] per assicurare che la rete elettrica sia in grado in tenere le luci accese in caso di condizioni meteorologiche estreme”. Il riferimento non è solo al Texas: lo scorso agosto un forte aumento delle temperature in California aveva costretto le autorità a ricorrere ad interruzioni programmate della fornitura di energia elettrica, nell’impossibilità di bilanciare domanda ed offerta.

PROBLEMI POLITICI?

Reuters scrive che la FERC – che regola la trasmissione dell’elettricità tra i vari stati americani, ma anche il trasporto del petrolio e del gas naturale – potrebbe in teoria svolgere un ruolo importante nel raggiungimento della decarbonizzazione del settore elettrico statunitense entro il 2035, come promesso dal nuovo presidente Joe Biden.

Almeno fino al prossimo giugno, però, l’autorità – formata da un consiglio di cinque commissari – sarà a maggioranza repubblicana. Il Partito repubblicano è generalmente ostile al piano di Biden per l’aumento della capacità rinnovabile, sostenendo tra l’altro che queste fonti siano inaffidabili e non in grado di garantire stabilità alla rete. Diversi repubblicani non credono nei cambiamenti climatici e di recente hanno accusato le rinnovabili di essere responsabili della crisi elettrica in Texas, sebbene non sia vero.

I PRECEDENTI IN TEXAS

Circa dieci anni fa, quando un’altra tempesta di freddo – meno intensa di quella della scorsa settimana – provocò dei blackout in Texas, la FERC elaborò delle proposte per garantire la sicurezza della rete e la funzionalità degli impianti per il gas naturale anche in caso di basse temperature.

Cheryl LaFleur, ex-presidente della FERC, ha detto a Reuters che l’implementazione di quelle proposte “era principalmente nelle mani delle autorità texane che gestiscono la rete, e mentre i ricordi [della crisi elettrica, ndr] sbiadivano, la maggior parte di quelle misure non furono prese”. Ma la maggiore gravità dell’ultima tempesta di gelo, che ha peraltro causato delle morti, dovrebbe stimolare una risposta più forte.

FOCUS SULLA SICUREZZA AMBIENTALE

L’attuale presidente, Richard Glick, ha annunciato che la FERC creerà la prima posizione che si occuperà della supervisione della sicurezza ambientale, in modo da garantire che le decisioni dell’autorità non andranno a penalizzare le comunità americane più isolate.

INDAGINE SUI POTENZIALI ABUSI DI MERCATO

La commissione della FERC ha anche detto che avvierà un’indagine per valutare se, durante la crisi texana, siano avvenuti casi di manipolazione del mercato energetico o altri tipi di abusi, visto il fortissimo aumento dei prezzi del gas naturale sul mercato spot.

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