Advertisement Skip to content
Giappone Petrolio

Il Giappone sta costruendo una rompighiaccio per studiare le risorse dell’Artico

Il Giappone ha sostenuto i progetti energetici nell’Artico, come il russo Arctic LNG 2 sul GNL

Il Giappone ha intenzione di varare nel 2026 una nave rompighiaccio alimentata a gas naturale liquefatto (GNL) e attrezzata per condurre ricerche nell’Artico. L’obiettivo dell’esplorazione non sarà soltanto studiare le condizioni climatiche e ambientali dell’area, ma anche i suoi vasti depositi di risorse naturale.

DIMENSIONI E COSTI DELLA ROMPIGHIACCIO

La rompighiaccio sarà lunga 128 metri, pensate 13mila tonnellate lorde e dotata di un motore a doppia alimentazione: GNL e olio combustibile. Avrà un costo di 34 miliardi di yen (circa 255 milioni di euro) e sarà in grado di navigare attraverso ghiacci spessi 1,2 metri.

LA PRIMA ROMPIGHIACCIO PER L’ARTICO

Una volta completata, sarà la prima rompighiaccio per la ricerca artica in possesso del Giappone. JAMSTEC, l’agenzia del governo giapponese dedicata alla scienza marina, ha finora condotto esplorazioni nell’Artico utilizzando la nave Mirai, dotata di un motore a gasolio e che però non è attrezzata per navigare in mari ricoperti di ghiaccio: per questo motivo, può accedere all’Artico solo nei mesi estivi.

Il Giappone possiede però una rompighiaccio per la ricerca nell’Antartico, Shirase: è stata costruita dalla società Japan Marine United Corporation per 38 miliardi di dollari ed è stata varata nel 2009. Lunga 138 metri, l’imbarcazione è in possesso dalla Forza marittima di autodifesa, la marina militare giapponese.

ASTA ENTRO MAGGIO

Entro il mese di maggio JAMSTEC organizzerà un’asta per la costruzione della rompighiaccio artica. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte sarà probabilmente fissato per la metà di luglio, e il vincitore selezionato ad agosto, scrive Argus.

LA POLITICA PER L’ARTICO DEL GIAPPONE

Nel 2015 il Giappone si è dotato di una politica per l’Artico, attirato – come molti altri paesi – dalle opportunità portate in questa regione dai cambiamenti climatici: lo scioglimento dei ghiacci potrebbe creare nuove rotte commerciali e permettere l’accesso alle risorse naturali della zona.

Il governo ha sostenuto gli investimenti privati nell’Artico, come il progetto per il gas naturale liquefatto Arctic LNG 2 – dalla capacità di 19,8 milioni di tonnellate all’anno – portato avanti dalla società russa Novatek.

IL RUOLO DEL GNL NELLA TRANSIZIONE ENERGETICA

Il governo giapponese ha detto che il GNL svolgerà un ruolo importante nel processo di transizione energetica del paese, che intende raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Verrà utilizzato come “combustibile di transizione” e come materia prima per la produzione di ammoniaca e idrogeno “blu”.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su