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Carburanti

La Nuova Zelanda lavora sui biocarburanti da scarti forestali

La Nuova Zelanda sta lavorando ad un business case per la produzione di biocarburanti dai residui degli alberi macinati nel paese

La Nuova Zelanda ha intenzione di trasformare i rifiuti forestali in biocarburanti per garantirsi il raggiungimento dei suoi obiettivi climatici.

GLI IMPEGNI CLIMATICI

Già due anni fa il paese aveva preso l’impegno per la neutralità carbonica entro il 2050. A questo proposito, lo scorso gennaio il governo ha annunciato l’implementazione di un mandato per i biocarburanti. Al momento non è ancora stata fissata una quota precisa.

LA REVISIONE DEL MANDATO SUI BIOCARBURANTI

Entro la fine del mese dovrebbe però venire ultimata la revisione del mandato sui biocarburanti del 2008, che fissa un obbligo di miscelazione dello 0,5 per cento, da portare al 2,5 per cento nell’arco di quattro anni.

PRODUZIONE DAI RESIDUI DEGLI ALBERI

Il Servizio forestale della Nuova Zelanda sta lavorando ad un business case per la produzione di biocarburanti dai residui degli alberi macinati nel paese.

IL CONSUMO DI BIOCARBURANTI IN NUOVA ZELANDA

Attualmente il consumo di biocarburanti liquidi in Nuova Zelanda è inferiore all’1 per cento. Nel 2020 l’utilizzo di gasolio è stato invece di quasi 3 milioni di tonnellate all’anno, l’equivalente di 60mila barili al giorno.

LE IMPORTAZIONI DI AUTO A BENZINA

Lo scorso febbraio la Commissione sul cambiamento climatico (CCC) della Nuova Zelanda aveva suggerito al governo di vietare le importazioni di automobili a benzina e a diesel entro il 2030-2035 e di favorire il passaggio ai veicoli elettrici.

La CCC aveva detto che la Nuova Zelanda non potrà raggiungere i suoi obiettivi climatici senza un’azione forte e immediata per l’adozione di tecnologie a basse emissioni e senza un cambiamento strutturale in tutti i settori.

LE EMISSIONI DEL TRASPORTO SU STRADA

Quello dei trasporti su strada, in particolare, ha generato emissioni per il 36,3 per cento del totale netto neozelandese, pari a 45,7 milioni di tonnellate di CO2 equivalente.

La CCC vorrebbe che la maggior parte dei veicoli importati dalla Nuova Zelanda per l’uso quotidiano siano elettrici entro il 2035. Il paese non possiede un’industria automobilistica domestica.

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