Tutti i conti di Noc, in ripresa grazie a Repsol
Riprese le attività del giacimento giant di Sharara, operato da Repsol. I conti tornano della compagnia petrolifera libica ai livelli pre-conflitto
Riprese le attività del giacimento giant di Sharara, operato da Repsol. I conti tornano della compagnia petrolifera libica ai livelli pre-conflitto
Chi produce e chi no, chi esporta e chi è fermo e chi controlla il territorio. Intanto, malgrado il conflitto in corso, Noc ha annunciato un aumento del 20% delle esportazioni di petrolio
L’interscambio tra i due paesi si è attestato nel 2018 a 5,4 miliardi di euro di cui l’88,8% nel settore energetico per un ammontare di oltre 4,1 miliardi di euro che fanno del paese nordafricano il quinto fornitore della Penisola nel settore
Sembra evidente che più i prezzi del petrolio aumenteranno, più emergeranno crepe nell’accordo: un’altra interruzione delle forniture in Iran, Venezuela o Libia potrebbe, dunque, porre fine all’intesa dell’Opec+.
Il Governo di Tripoli ha annunciato la ripresa di produzione del campo di Al Sharara
Non si è registrato alcun impatto sulle attività e il campo gestito da Eni e Noc che sta producendo regolarmente. Ancora bloccata invece la produzione nel giacimento di Sharara
Il presidente della compagnia petrolifera nazionale NOC, Mustafa Sanalla, ha confermato la presenza di gruppi armati all’interno dell’area degli impianti
Il problema è rappresentato dal pozzo di El Feel la cui caduta, “sposterebbe inevitabilmente il pozzo nell’orbita degli interessi francesi”
Secondo il presidente della Compagnia petrolifera statale NOC Mustafa Sanallah il paese può raggiungere i 2,1 milioni di barili al giorno dai 953 mila barili giornalieri attuali
Sul fronte interno l'ad di Eni ha ammesso che si potrebbe accelerare investimenti per un miliardo di euro se venissero presentate norme di semplificazione e sburocratizzazione Bene per l'Italia ma anche per la stessa Libia, l'accordo raggiunto qualche giorno fa…
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A luglio 2018, i ricavi si sono attestati a ben 13,8 miliardi di dollari, già 800 milioni in più rispetto all’intero 2017
Per il prossimo anno Opec stima, invece, un rallentamento del consumo mondiale di petrolio L'Arabia Saudita ha aumentato la produzione petrolifera a giugno mentre il prezzo del greggio è attualmente in calo dopo il nuovo affondo dell'amministrazione Trump sui dazi…
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Se venissero meno le forniture di Libia ed Iran il mercato del petrolio dovrebbe rinunciare a 3 milioni di barili al giorno
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