metalli

Wood Mackenzie pensa che le aziende minerarie debbano investire 1700 miliardi in quindici anni per garantire un’offerta adeguata dei metalli critici per la transizione energetica.

I minerali critici servono a produrre batterie, magneti e turbine eoliche, e sono fondamentali per il successo della transizione energetica.

Nel primo trimestre del 2021 l’output di rame in Cile, il maggiore produttore al mondo, è calato del 2,2 per cento su base annua.

Nornickel si aspetta un consumo ulteriore fino a 900mila tonnellate all’anno di nichel per la produzione di batterie per le auto elettriche.

Il cobalto è costoso e la sua estrazione pone molti problemi etici. Ma la crescita della domanda di batterie per le auto elettriche non lascia tempo ad alternative.

Grupo México è il quinto produttore di rame più grande al mondo: per il 2021 si aspetta una crescita della domanda fino al 5,5%.

Questa mattina i prezzi del rame hanno raggiunto i 9999,5 dollari a tonnellata sulla London Metal Exchange. L’aumento è stato…

Friedland pensa che le forniture di rame siano diventate un tema di sicurezza nazionale, perché il metallo è fondamentale per l’energia e l’economia.

Nonostante l’incertezza, Antofagasta prevede di produrre tra le 730mila e le 760mila tonnellate di rame in Cile.

La transizione energetica ha allargato il mercato del rame, il cui prezzo – secondo Trafigura – arriverà a 15mila dollari a tonnellata.

I buoni risultati ottenuti da Glencore, Rio Tinto e BHP sono legati all’aumento della domanda di metalli: c’entra la transizione energetica.

C’è chi prevede che nel prossimo futuro i prezzi del petrolio e dei metalli per le batterie, oggi in aumento, prenderanno due direzioni diverse. Ma la realtà è più complessa.

La geopolitica e la possibile nascita di una nuova guerra fredda potrebbero creare una “lotta per il dominio” tra i…

Secondo John Dizard sul Financial Times un esempio è il cobalto: entro il 2022, secondo Bernstein Research, le aziende cinesi…